Fin dall’inizio la mia candidatura, che aveva trovato il sostegno e la condivisione dell’on. Carfagna ed accettata dalla maggior parte degli amici di FI come una assoluta novità, ha incontrato una feroce e spietata ostilità da parte di un gruppo di pseudo appartenenti al partito che, mosso da pericolose logiche passate, a me totalmente estranee, hanno provocato attrito e confusione generate da un modo non condivisibile di pensare all’impegno politico.
Alla fine ho scelto di fare un passo indietro per evitare la personalizzazione e passare ad una dimensione costruttiva. L’idea che mi ha spinto ad intervenire è stata sempre quella di voler mettere le mie competenze e la mia professionalità al servizio della comunità. Non sono sceso in campo perché la politica diventasse il mio mestiere; io non devo vivere di questo perché sono e rimango un tecnico appassionato e fiero della propria città.
Cio’ che è avvenuto rappresenta la cartina di tornasole di una situazione che da tempo ha superato il livello di guardia . Tutti vediamo la condizione in cui versa la nostra città lontana anni luce dalla idea di CITTA’ CIVILE a cui aspiro. Perché essa lo divenga bisognerà rompere le logiche antiche ed affidare il proprio consenso a persone in grado di misurarsi su progetti nuovi per la città e non spinte da manie di protagonismo o pura sete di potere.
Si parla di una Città in seria A, fingendo di non accorgersi della reale situazione, tentando di far passare il messaggio che Pagani debba continuare ad essere così come la vediamo. Vogliamo continuare davvero ad essere come siamo diventati? E’ pura follia! In questi giorni ho sentito solo molte parole vuote, ho sentito parlare di tavoli, concertazioni, pseudo richieste; parole che non conosco e non mi appartengono. Non ho mai avuto l’occasione di parlare di programmi e di cose da fare.
Il NULLA appartiene alla dimensione politica della città. Rimango tuttavia sempre disponibile ad un confronto con chi, anche in passato, ha dimostrato il coraggio di spezzare le catene del potere e tentare una nuova strada.
Concordo con quanto affermato dall’On. Carfagna che Forza Italia non può, per il volere di alcuni, diventare una scatola vuota in cui ognuno getti le proprie frustrazioni, la rabbia ed i propri rancori.
Ringrazio l’on. Carfagna per la fiducia riposta nella mia persona ed i dirigenti provinciali che stanno tentando di dare una svolta propositiva ad un partito che ha bisogno di persone serie, responsabili e propositive.
Ing.Attilio Elettore
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