Nella serata dedicata ad Agostino ci voleva un gol alla Di Bartolomei per mettere le mani sulla Coppa ed alzare il secondo trofeo dell’era Lotito-Mezzaroma. Il primo obiettivo stagionale è stato centrato ora c’è il traguardo grosso da tagliare ovvero la promozione in Serie B. Per farlo bisognerà chiudere in volata le ultime due gare di campionato e poi dare il massimo negli spareggi promozione. La Coppa, però, al di là delle immagini di festa e della serata dedicata al mai dimenticato Agostino lascia più dubbi che certezze. Ieri la Salernitana, contro una squadra di seconda divisione, ha sofferto più del dovuto, ha rischiato di andare ai supplementari dopo aver incassato il gol che ha ristabilito la parità tra la gara d’andata e quella di ritorno.
Preoccupa l’atteggiamento della squadra contro un undici, quello brianzolo molto modesto anche se volenteroso. Insomma così non va. Dopo Prato altro passo indietro sul piano del gioco, dell’intensità, del ritmo, della corsa. La Salernitana sembra come aver finito la benzina. Ci auguriamo di sbagliare, di essere smentiti da una super prestazione soprattutto nei play off. Oggi la Salernitana è soltanto Volpe. Rimaiamo aggrappati a lui nella speranza che a breve anche gli altri si diano una mossa. Ad attendere la Salernitana nei play off non ci sarà certo il Monza.
Criticare la squadra dopo aver vinto un trofeo e a 2 partite dalla fine del campionato è assurdo.Le somme si tirano a fine campionato ora c’è solo da applaudire per il primo traguardo raggiunto e sostenere questi ragazzi fino alla fine.
Forza granata
Non e’ del tutto assurdo, se consideri che questa manifestazione in realta’ non interessa quasi a nessuno, al contrario e’ vista piu’ come una scocciatura da quasi tutte le squadre visto che si fa a gara a schierare piu’ riserve.
Aver vinto una coppa e’ stato bello ed importante, ma sarebbe mancare d’ obiettivita’ non sottolineare i problemi che da un mese a questa parte sono aumentati troppo.