L’incontro, tra i primi all’interno di un folto calendario Congressuale della UIL Tem.p@ su tutto il territorio Nazionale, ha permesso un confronto costruttivo con tutti i partecipanti al dibattito in merito alla situazione occupazionale del territorio provinciale e sulle linee guida che animeranno l’azione sindacale negli anni a seguire.
Dichiara Pierluigi Estero: “Il lavoro flessibile si sta sovrapponendo al sistema maggiormente diffuso fino a poco tempo fa connotandosi tuttavia di realtà positive, di cui la somministrazione ne è un esempio ma, spesso, decisamente negative quando non sono presenti sistemi di sicurezza sociale. Giovani, immigrati, persone che si devono reinserire nel mercato del lavoro, si misurano con un nuovo paradigma dei processi produttivi senza avere però una rete di protezioni che li sostengono. Non può esistere un sistema che li confina in un’accettazione passiva di una flessibilità illimitata e priva di regole. Occorre ripensare un sistema di protezioni per loro in un’ottica di welfare generativo che passi dalla logica del costo a quella dell’investimento sulla persona”.
”Nei prossimi mesi – continua Estero – continueremo il nostro lavoro al fianco delle persone occupate nei Piani Sociali di Zona, cassaintegrati, disoccupati, immigrati, con le persone in cerca di tutele con l’obiettivo di costruire insieme una prospettiva di ripresa per il futuro di questo territorio”.
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