Per rafforzare e qualificare ulteriormente l’attività didattica che gli studenti svolgono presso la struttura di via San Leonardo, la Direzione Generale ha comunicato di aver messo ulteriori spazi a disposizione degli studenti e dei docenti dell’Ateneo. Alle quattro aule già dedicate alla formazione dei futuri medici, se ne aggiungono infatti altre tre: l’aula Scozia da 220 posti, l’aula ex teatro da 60 posti e l’aula multimediale da 20 posti.
Un significativo passo, un contributo necessario per mantenere, se non accrescere, gli ottimi livelli raggiunti nelle valutazioni nazionali dagli studenti di medicina e, più in generale, dall’Ateneo salernitano.
In merito alla decisione del DG Viggiani, comunicata al termine di una riunione operativa svoltasi questo pomeriggio al rettorato del campus di Fisciano, il rettore Aurelio Tommasetti ha dichiarato:
«Prosegue il processo virtuoso di dialogo e condivisione delle scelte tra l’Ateneo e l’Azienda ospedaliera universitaria. La qualità dell’offerta formativa è certamente da ascriversi alla preparazione e dedizione dei docenti e degli studenti, ma non si può trascurare l’importanza del ruolo che svolgono le infrastrutture e la logistica. Trecento posti in più per lezioni e seminari di approfondimento da tenersi direttamente presso l’Azienda ci aiutano a migliorare il livello qualitativo della didattica e, aspetto non secondario, a favorire una maggiore presenza degli universitari, quindi una più rapida e armonica integrazione con le funzioni di assistenza sanitaria.
Ringrazio il dott. Viggiani e tutta la dirigenza per quanto stanno facendo nell’aiutarci a mantenere i livelli di eccellenza raggiunti, certificati dalle ultime valutazioni dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca). Ancor meno di un mese fa, inoltre, con il dott. Viggiani e i vertici dell’Ordine dei Medici di Salerno, nel corso di una conferenza stampa, abbiamo presentato i dati raccolti dall’ultimo rapporto sulla condizione occupazionale dei neolaureati italiani di AlmaLaurea, che vedono i nostri laureati in Medicina primi in Italia per tasso d’occupazione e tempi di laurea. E’ chiaro che il passaggio successivo non può che essere quello di dotarsi di una struttura che realmente possa rispondere alle esigenze del territorio e della formazione universitaria e , quindi, la realizzazione del Masterplan per la riqualificazione dell’intera struttura ospedaliera».
Il dott. Vincenzo Viggiani ha commentato così questa ultima iniziativa:
«Le difficoltà da superare in Azienda sono tante. Sono certo che un rapporto più stretto con l’Ateneo sia un valore aggiunto per l’attività di gestione dell’assistenza sanitaria. Il territorio comincia a percepire il cambiamento e le sue ricadute positive. Ne sono un esempio l’ambulatorio per le Malattie neurogenetiche presso il San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno e l’ambulatorio di Chirurgia dell’obesità presso il Fucito di Mercato San Severino, le ultime due innovazioni, in ordine temporale, nate dalla sinergia tra l’Azienda e l’Ateneo».