“Noi facciamo davvero spending review, provvedendo a eliminare i veri sprechi. Con questa agenzia si taglierebbero, infatti, quasi 20 Centri di Spesa. Un taglio che, in parole povere, permetterebbe di risparmiare tra i tre e i quattro milioni di euro alla Regione”. A fargli eco c’ha pensato Aniello Garone, segretario della Fai Cisl Salerno. “Vogliamo che ci sia una gestione delle foreste in ottica produttiva, indispensabile per dare vita alla filiera legno-energia. Questo, il prossimo 24 aprile, diremo con i lavoratori ai nostri governanti regionali. Inoltre, chiederemo che gli interventi siano comprensoriali e non singoli e decisi da un solo sindaco. I progetti vanno eseguiti con le Autorità di Bacino, altrimenti c’è il rischio accavallamento”.
Per la Fai Cisl, però, non è tutto da buttare: “Bisogna capire cosa è stato fallimentare della gestione di questi ultimi 20 anni. A nostro avviso ci sono luci e ombre. Sicuramente ci sono degli uffici tecnici di alcune Comunità montane che sono inadempienti. Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per il quale alcuni lavoratori avanzano 15 mesi di stipendio e altri molti meno”, ha detto Garone. “Sicuramente non è stata mai messa in moto la filiera. Bisogna partire da un’ottica che i progetti partono dalla montagna e finiscono a valle”.
Quattro, dunque, i punti fondamentali della proposta fatta dai sindacati alla Regione: “Innanzitutto bisogna aumentare le funzioni dei lavoratori idraulico forestali e poi bisogna dare loro certezza dello stipendio, svincolando i fondi dalle procedure tecnico-amministrative. Infine, c’è bisogno della sicurezza dei livelli occupazionali, anche per gli operai stagionali, e il coordinamento unico per gli interventi”, ha concluso Garone. Infine, dal segretario generale della Cisl Salerno, Matteo Buono, è arrivato il sostegno della segreteria confederale: “Da sempre siamo vicini agli operai idraulico-forestali”, ha detto Buono. “La proposta dei sindacati merita rispetto e va condivisa, perché raggiunge quel buon senso che, fino a ora, le istituzioni non hanno mai dimostrato di avere”.
Bravi !, era ora che si passasse alle proposte. Anche se il nome della nuova struttura è già vecchio, specialmente nella parola “forestazione”, ma anche “agenzia” non scherza. Io vi suggerisco più “Azienda Forestale Regionale”, che includa la gestione delle foreste demaniali regionali, dei vivai e di altri patrimoni regionali, vedi i 280 ettari di Centola, l’azienda regionale improsta, il centro ittiogenico regionale di Ceraso, ..ed altri ancora… Ma veniamo al contenuto : la nuova struttura dovrebbe servire a razionalizzare le risorse umane e finanziarie, riducendo i costi e valorizzando il patrimonio pubblico; penso alla produzione di beni e servizi come i prodotti legnosi e del sottobosco, attività di selviturismo, corsi formativi e didattica ambientale; produzione di piantine anche per privati a pagamento, ecc. ecc. Ma per fare ciò occorre però che ci sia la volontà politica, le capacità non penso che manchino, gli esempi di altre regioni nemmeno. Il sottoscritto in tempi non sospetti ha provato tramite una nota a far presente tutto ciò al nostro assessore, ma come notate pure voi sembra che abbia ben altro a cui pensare. Peccato perchè il territorio ha bisogno di essere gestito, conservato e valorizzato, in un’ ottica di risparmio e razionalizzazione delle risorse, che sono sempre meno disponibili. allora che aspettiamo?? smettiamola di sperperare risorse in nome della forestazione, senza un minimo di ritorno in termini economici, ambientali, e occupazionali. L’economia locale ha bisogno di queste risorse ma per creare beni e servizi alla collettività non debiti…!!?
Firmato : dott. for. Pasquale Santalucia, funzionario ex STAPF Salerno,