“E’ con vivo entusiasmo che saluto questa fantastica notizia” ha affermato il dott. Alberto Gentile, ittiologo e presidente della sezione FIPSAS di Salerno. “Abbiamo riportato la vita in questo martoriato fiume e fin dall’inizio l’obiettivo più ambizioso del nostro lavoro è stato quello di favorire la riproduzione in ambiente naturale della popolazione di salmonidi immessa. Oggi abbiamo avuto la conferma di esserci riusciti, ma solo la vigilanza ittico-ambientale costante, unita a strategie gestionali sostenibili, potranno garantire la durata nel tempo del progetto.
Un ringraziamento particolare va al direttore del parco dell’Irno Giovanni Giugliano, che fin dall’inizio ha creduto ed ha accompagnato il progetto in ogni sua fase, e ai tanti volontari che in questi anni non hanno mai fatto mancare il proprio impegno”. Si ricorda che sempre la FIPSAS di Salerno e l’associazione Amici della Valle dell’Irno hanno promosso nel 2012 il progetto di reintroduzione della Tinca nei laghetti dell’Irno, specie autoctona tipica delle nostre acque, ma quasi scomparsa a causa dell’uomo .