Tutti si sono pronunciati contro la sua strategia: i sindaci, i sindacati, le forze sociali, i cittadini e finanche l’ordine dei medici che ha giudicato illegittimo il commissariamento, la cui azione ha creato nei presidi ospedalieri un clima di timore e di condizionamento, senza che ancora si conoscano gli effettivi benefici in termini di risparmio economico. Direttore Generale ha incontrato anche tutto lo sfavore della politica, dei consiglieri regionali della V commissione sanità, che hanno preso atto della grave situazione che investe la sanità locale nel nostro territorio, e, in ultimo, diverse interrogazioni parlamentari sono giunte sul tavolo del Ministro Lorenzin.
E’ di solare evidenza che ormai Squillante è stato sconfessato ed isolato da tutti, a nessuno sfugge il suo disegno, a tutti è chiaro che la sua azione sta compromettendo, in maniera preoccupante, i servizi più importanti per la tutela della salute dei cittadini. Ed è altrettanto palese a tutti il maldestro tentativo di rivitalizzare alcuni ospedali della provincia, ospedaletti con un limitato bacino di utenza, e con una sproporzionata dotazione, sia in termini di strumentazioni sanitarie che di operatori, rispetto al volume di lavoro.
Un vero e proprio sperpero di denaro pubblico, se si pensa che, a confronto, ci sono cliniche private che in un anno fanno il doppio degli interventi, e ancora non si comprende per quale ragione il Direttore Generale non proceda ad applicare lo stesso metodo “commissariale” anche in taluni presidi ospedalieri.
Ebbene, noi continuiamo a denunciare con convinzione i gravi rischi per la salute dei cittadini e le nostre serie preoccupazioni; in tal senso, presto, procederemo alla costituzione del comitato della Piana del Sele, che si propone di difendere dall’azione scellerata della direzione dell’Asl i nostri ospedali”.