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Pescavano con la tecnica dell’ombrello nel fiume Sele, denunciati tre pescatori di frodo

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Volevano forse integrare il menù Pasquale, di solito composto da pietanze a base di carne, con un po’ di pesce i pescatori di frodo sorpresi lungo le sponde del fiume Sele nelle ore notturne di sabato a pescare anguille. Ma l’arrivo delle guardie ENPA di Salerno ha mandato in fumo i loro progetti. Sono stati infatti identificati e verbalizzati i 3 soggetti che pescavano con l’ausilio di ombrello e gomitolo di vermi (la cosidetta mazzetta).

Ma questa è solo l’ultima parte dell’operazione condotta dal personale ENPA sabato scorso. L’operazione, cominciata nelle prime ore pomeridiane ha permesso di identificare e verbalizzare 2 pescatori sprovvisti di licenza. Le due squadre si sono poi spostate ad Altavilla dove sono stati intercettati due cacciatori intenti ad addestrare cani, due dei quali sprovvisti di chip.

Durante il tragitto usato per giungere sul luogo dell’addestramento, le guardie si sono imbattute in uno scarico di liquami e residui liquidi della sala di mungitura di un allevamento bufalino che fuoriscivano da un tubo nascosto che sfociava nel canal fosso adiacente la strada. Allertati i militari dell’arma dei Carabinieri della locale stazione, la protezione animali ha proseguito fino a giungere sul campo coltivato a foraggio dove vi erano i cacciatori. In serata poi le guardie hanno avvistato un fuoristrada parcheggiato sulle sponde del fiume e sono stati sorpresi i 3 pescatori ad anguille.

L’ENPA, che nella sola giornata di sabato ha elevato verbali per circa  € 4.000,00, ricorda ai pescatori campani che ,con la nota regionale nr. 28450 del 14.01.2013, la pesca all’anguilla è vietata su tutto il territorio regionale a causa della forte diminuzione di questa specie dovuta all’eccessiva pesca e alle opere umane che non permettono le emigrazioni.

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