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Tifosi: se da Perugia non si parte in gruppo c’è rischio stop a trasferta

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Il patron del Perugia non ha fatto appelli particolari, non ha chiesto, per la difficile trasferta di Salerno,  il sostegno del pubblico. Sa bene, il presidente,  che in campo andrà la squadra ed il pubblico, probabilmente, sarà determinante nel match al Curi contro il Frosinone nell’ultima di campionato. Quella di domenica è,  a tutti gli effetti, una gara a rischio. A rischio per l’importanza della posta in palio, per la presenza di un numero considerevole di tifosi perugini dotati di tessera del tifoso, per i rapporti tutt’altro che distesi tra le due tifoserie. Salernitana – Perugia era ed è una gara ad alto rischio. Lo era già ad inizio stagione lo diventa maggiormente per gli obiettivi di entrambe le compagini.

Il piano di sicurezza che verrà applicato non sarà diverso da quello pensato e studiato per il derby con la Nocerina. La condizione per il via libera alla trasferta ci sarà solo in presenza di un atteggiamento collaborativo da parte della tifoseria umbra: o si parte tutti assieme da Perugia e dintorni seguendo le indicazioni delle forze dell’ordine o non se ne fa nulla come accaduto con i tifosi della Nocerina. Viaggi in solitario non saranno tollerati. Se dal capoluogo umbro arriveranno rassicurazioni in tal senso i perugini raggiungeranno l’Arechi e saranno collocati nel settore a loro riservato in Curva Nord. Non è escluso che possano essere installati i container attorno al settore ospiti per evitare qualsiasi tipo di contatto e prevenire lanci di oggetti. Il piano prevede anche un rafforzamento degli agenti anti sommossa fuori dallo stadio e di steward all’interno dell’Arechi. Bloccata l’iniziativa di ‘Porta un amico allo stadio’ mentre sembra tramontata l’ipotesi di limitare a mille i posti riservati alla curva nord. Se ne saprà di più nelle prossime ore

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