“D’altronde – continua Voza – la celerità con cui si è svolto il complesso iter che dal momento della nostra richiesta ha portato all’indizione del referendum è conferma del grande lavoro svolto e che l’importanza di questo cambiamento è stata colta e condivisa in pieno ad ogni livello istituzionale. Tra poche settimane si scriverà l’ultimo atto di un cambiamento sentito da tutti, dai cittadini al mondo accademico, dagli studenti agli imprenditori turistici».
«Auspichiamo che tutti i cittadini di Capaccio coglieranno questa opportunità per riaffermare la propria cultura, perché arricchire il nome di Capaccio con Paestum significa dare il giusto merito alla nostra storia millenaria e alla città antica, Patrimonio mondiale dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco, senza rinnegare il nome di Capaccio e quanto esso rappresenta per tutti noi» aggiunge l’assessore alla Cultura Eustachio Voza.