DL Irpef: Caldoro, “In Campania già perso 1 mld in 3 anni. Sud più penalizzato”

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stefano-caldoro-04Dopo i tagli alle Regioni avvenuti negli ultimi anni, un ulteriore sacrificio per 700 mln di euro in beni e servizi “è realmente difficile da sostenere perchè non ci sono più margini”. Ad affermarlo all’Adnkronos è il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in vista della Conferenza delle Regioni di domani dove i governatori discuteranno del decreto Irpef. Provvedimento che, secondo il presidente campano, rischia di penalizzare soprattutto il Mezzogiorno. “In Campania – ricorda Caldoro – nel 2009, anno antecedente al mio insediamento, il tetto di spesa era fino a 3,350 mld di euro. Oggi, senza questi ulteriori tagli, abbiamo un tetto di spesa di 2,250 mld di euro. Ciò significa che in tre anni c’è stata una riduzione di oltre un miliardo, di cui parte era spesa per investimenti, parte sulle politiche di formazione o per il reddito di cittadinanza, ossia tutte quelle spese non obbligatorie”.

“Ora nel bilancio ci sono rimaste le obbligazioni, gli stipendi del personale, il trasporto locale – osserva – Dove si può risparmiare ulteriormente?”. Caldoro non nasconde che, senza prevedere “gradualita’ e misure compensative”, i 700 mln di euro rischiano di trasformarsi in “veri e propri tagli per tutte le Regioni, ma saranno penalizzate specialmente quelle del Sud – continua Caldoro – perché hanno più costi obbligatori per stipendi, tpl, obbligazioni legate al ciclo di depurazione delle acque e una maggiore rigidità di bilancio”. I risparmi devono essere accompagnati da “gradualita’ e misure compensative”: “Il governo deve darci qualche strumento in più – sottolinea Caldoro – ad esempio esodo incentivato sul personale, un ‘fuori patto di stabilità sul trasporto locale e su alcuni investimenti”. Sulla sanità, invece, “c’è un segnale positivo – aggiunge Caldoro – siamo tutti d’accordo che non ci siano tagli ma risparmi, nell’ambito del percorso già avviato, da reinvestire sullo stesso sistema”.

Riguardo alla riunione di giovedì tra governatori Caldoro spiega: “Discuteremo il testo, lo esamineremo e apriremo un dialogo con il governo: il nostro spirito è sempre quello di leale collaborazione istituzionale. Non abbiamo mai posto problemi pregiudiziali”. I governatori sono pronti a confrontarsi e a mettere a punto delle richieste: “Verificheremo le proposte emendative”, conclude il governatore.

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