“E’ necessario – ha dichiarato il Sindaco De Luca – dire tutta la verità e conoscere tutta la realtà, presente e futura. Il Comune di Salerno, che ha affidato ad una società privata il compito di effettuare controlli sull’inquinamento atmosferico, in relazione soprattutto alla presenza di polveri di amianto, sta andando oltre le sue specifiche competenze, perché la salute dei cittadini è la priorità assoluta. Solleciteremo la Regione Campania, che ha competenza in materia, per avere non solo un accertamento episodico e transitorio, ma un monitoraggio permanente della situazione. Cercheremo, inoltre, di interessare della vicenda anche organi nazionali, allo scopo di ottenere un monitoraggio il più possibile attendibile. Chiederemo, infine, la realizzazione, da parte dell’Asl, di approfondite indagini epidemiologiche sull’incidenza, nella zona interessata, di malattie tumorali.
Partiamo sempre dai dati scientifici, evitiamo di creare psicosi e allarmismi. Il problema, però, c’è, perché si registrano evidenti fenomeni di inquinamento. Si deve aprire una pagina nuova sulla vicenda, all’insegna della trasparenza assoluta. Partiamo, dunque, da una conoscenza aggiornata della realtà e poi apriamo in maniera responsabile il discorso della delocalizzazione. A mio parere, la soluzione finale deve essere questa. La proprietà è costituita da persone civili, con le quali abbiamo dialogato in altre circostanze e che abbiamo intenzione di incontrare quanto prima per discutere con serenità. So che non è facile trovare un’area dalle dimensioni tali da consentire la delocalizzazione, ma se le verifiche scientifiche confermeranno che esiste un problema di inquinamento atmosferico, dovremo decidere in maniera rapida in questa direzione. La salute dei cittadini – ha concluso il Sindaco De Luca – è l’assoluta priorità, tutto il resto viene dopo”.
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INTERVISTA LORENZO FORTE/ VIDEO
e’ incredibile qui si parla ancora in questi termini: se le verifiche scientifiche confermeranno che esiste un problema di inquinamento atmosferico!!!!!!!!!! ANCORA, ANCORA, a già siamo in fase di preparazione di campagna elettorale, poi aspetteremo altri venti anni per avere altre risposte e, nel frattempo saremo morti !!!!!!!!!!!!!!!
mentre il medico studio il malato muore – non cambierà niente – respireremo ancora per altri venti anni la stessa puzza se ci arriviamo
Avete costruito dove le fonderie Pisano erano dal 1820, in aperta campagna.Le responsabilita’ sono soltanto dell’azienda? Ancora una volta per chiarire dubbi e responsabilita’ occorre l’intervento della magistratura.Tra i pro e i contro, si è aperta una campagna elettorale che non portera’ nulla di buono. Francamente è vomitevole il modo con cui si affronta il problema,accuse e controaccuse, ma senza avere rispetto per le parti,si anche per la secolare azienda.Intervenga, speriamo al piu’ presto, la magistratura per definire termini e responsabilita’se ci sono.
Egregio sig. Pinguino1, a parte che la società, seppur fondata nella prima metà del 1800, ha collocato i suoi stabilimenti, dove sono ubicati oggi, solo nel 1961, Le ricordo che le responsabilità “ambientali” sono a carico dell’Ente Regione. Cercare di risolvere un problema, che comunque esiste, non mi sembra possa essere considerato come una “chiacchiera” da campagna elettorale. Dire le cose come stanno, non mi sembra accusare qualcuno. Affermare che le “Pisano” sono un problema, a me non appare una eresia. Dire che chi ha la responsabilità, al riguardo, dei controlli, ad ora, non è stato particolarmente puntuale, non mi sembra una bugia. Dire che chi conduce una attività produttiva impattante, come una fonderia, ha la resposabilità di quello che emette nell’atmosfera, mi sembra una cosa ovvia (ILVA docet). Proprio non capisco cosa vuol dire “rispetto delle parti”. Piuttosto, invocare l’intervento della magistratura ad ogni pie’ sospinto la considero cosa pericolosa e fuorviante. Credo che quando chi amministra prende atto di un problema, ha l’obbligo di attivarsi per risolverlo. La Magistratura deve intervenire se il problema viene risolto “male” o affatto.