Un impegno diretto che significa per l’ente Regione la possibilità concreta di partecipare alla funzione di indirizzo politico sullo scalo. Ora il protocollo torna al ministero per il formale via libera ai fondi Cipe che saranno anticipati da Palazzo S.Lucia. Con questi soldi si potrà lavorare al prolungamento della pista dagli attuali 1.580 metri a 2.100 metro, la nuova torre di controllo e l’adeguamento dell’aerostazione con un terminal per l’aviazione generale, la posa del nuovo asfalto. Questa parte del cammino procede di pari passo con il bando che apre ai privati la gestione dell’aeroporto Costa d’Amalfi. Si sa che il cda dello scalo ha prorogato la scadenza dei termini per le manifestazioni di interesse al 20 giugno prossimo per consentire agli investitori di avere un quadro certo sui fondi disponibili e sulle condizioni generali dell’intera operazione.
Dal prossimo mese di giugno sarà possibile accedere ai fondi europei 2014-2020 che, tra l’altro, finanziano anche le progettazioni, per le quali è ipotizzabile una spesa di altri 2,5 milioni di euro. Al momento, infatti, esiste solo la progettazione preliminare. Dal momento in cui arriveranno i soldi trascorreranno minimo tre anni per il completamento delle opere.