-Lei ha detto recentemente: «Forza Italia non diventi una scatola piena di rancori». C’è questo rischio? E perché?
“Il mio auspicio è che in questo momento non prevalgano e non vengano enfatizzate più del dovuto delle prese di distanza spesso dettate da tormenti personali dovuti a legami affettivi nei riguardi di Silvio Berlusconi. E’ sorprendente che, alla vigilia di una così importante campagna elettorale, da parte di alcuni dirigenti storici di Forza Italia prevalgano i distinguo e le critiche. Eppure sono gli stessi che tanto hanno contribuito all’affermazione del nostro partito nel corso di questi anni,ricoprendo ruoli politici ed istituzionali di grande prestigio e responsabilità. Comprendo le delusioni, ma oltre alla fase dell’autocritica è necessario però che emerga anche quella propositiva e costruttiva. Non basta criticare, servono anche, se non soprattutto, idee nuove per rinvigorire il partito,impegno quotidiano e passione politica per renderlo sempre più forte e rispondente alle esigenze dei nostri elettori”.
-In tanti hanno storto il muso quando non hanno visto il suo nome nelle liste. C’è una logica dietro questo mancato impiego diretto?
“Ribadisco quanto già detto. In questa campagna elettorale ritengo opportuno non condurre una battaglia personale ma impegnarmi, a tutto tondo, per Forza Italia,facendo gioco di squadra. La mia non è una prospettiva personale,ma di partito. Intendo spendermi per affermare gli ideali di libertà e solidarietà propri della comunità alla quale appartengo, senza anteporre interessi di carattere individualistico che,soprattutto in questo momento,sarebbero fuori luogo”.
–Qual è il suo giudizio sulle liste per le Europee? C’è poca Campania, non crede?
“Forza Italia ha presentato in tutte le circoscrizioni liste assai competitive, composte innanzitutto da candidati legati ai territori di appartenenza. Un mix di competenze e volti nuovi, insomma un buon amalgama in vista di un appuntamento così importante. La Campania è ottimamente rappresentata da Marzia Ferraioli, Clemente Mastella, Enzo Rivellini, Fulvio Martusciello, Simona Capasso e Iris Savastano. Sono tutti ottimi candidati in grado di difendere in Europa le ragioni dell’Italia e della nostra Regione”.
-Che partito è oggi Forza Italia?
“E’ un movimento politico di cui essere orgogliosi. Innanzitutto, per la storia che ha alle spalle fatta di vittorie elettorali, riforme e buon governo. Poi, anche, per quello straordinario patrimonio di amministratori pubblici, dirigenti e militanti che continuano a credere in noi e ogni giorno si impegnano nel territorio per rafforzare il ruolo di un partito autenticamente liberale e alternativo alla sinistra”.
-Dopo Berlusconi che succede?
“Parlare oggi del dopo Berlusconi è irrispettoso e inopportuno. Silvio Berlusconi c’è, è in campo, è il leader di un popolo che va anche oltre Forza Italia. Semmai la questione da porsi è quella della formazione di una classe dirigente degna di Forza Italia e all’altezza delle sfide politiche che ci attendono”.
-Dall’esterno sembrano più forti i rancori e le rivalse personali che le proposte e le prospettive. Intanto Renzi va avanti e Grillo sale nei consensi. E’ d’accordo?
“In ogni partito il dibattito interno è fisiologico. Naturale, necessario. Non credo, tuttavia, che in Forza Italia questo, oggi, prevalga sulle prospettive e le proposte. Che sono chiare e bene definite: confermarci come primo partito italiano e introdurre nel nostro sistema quegli elementi di libertà indispensabili per favorire e stimolare la crescita economica e sociale. Meno stato, meno tasse, più crescita e solidarietà sociale. Crediamo in questa equazione del benessere e intendiamo realizzarla.
-Berlusconi è ancora forte?
“Silvio Berlusconi ha una determinazione, una voglia di fare,un carisma e una creatività assolutamente ineguagliabili. È la nostra grande forza”.
-Sul piano amministrativo quali sono le sfide più complesse?
“Trasferire il modello regionale campano ad ogni livello amministrativo locale. Le parole d’ordine sono trasparenza, efficacia, efficienza, contenimento dei costi e riduzione degli sprechi.
-Ci presenta brevemente i candidati a sindaco nei comuni principali?
«Nelle prossime elezioni amministrative Forza Italia è rappresentata a Baronissi da Carmen Roma, giovane avvocato trentaseienne, nonché attuale assessore alle pari opportunità e alle politiche sociali, eletta nel 2010 proprio nella lista del Popolo delle Libertà. Donna grintosa a cui va il pieno sostegno mio e dell’intera squadra provinciale di Forza Italia. A Bellizzi la nostra forza azzurra è il sindaco uscente Pino Salvioli, una persona che si è spesa tanto per la città in questi anni e con cui stiamo lavorando fianco a fianco su molti fronti non solo politici ma anche sociali. A Sarno il dialogo tra Forza Italia e l’Udc ha permesso di ottenere un grande risultato: l’unione di due forze intorno al candidato Antonio Crescenzo. La presenza di molti assessori regionali alla conferenza stampa di presentazione della sua squadra, è stato un segno tangibile del grande dialogo tra le forze del centrodestra campano. A Nocera Superiore il nostro candidato l’avv. Roberto Ciancio è persona validissima,stimata e rispettata e a Pagani abbiamo accettato di rivedere le nostre posizioni per garantire un’offerta politica che fosse quanto più possibile rappresentativa dell’area moderata.
-E’ riuscita a rianimare un partito quando tutti credevano fosse morto, qual è oggi la situazione in Forza Italia a Salerno?
«Il segreto è di non sottovalutare mai l’aspetto umano, che è prezioso. Questo vale prima di tutto per chi fa politica in prima persona perché rappresenta un punto di riferimento per decine di dirigenti locali, amministratori, elettori, cittadini e tantissimi volontari che credono in una precisa idea politica. Se si potesse vedere il grande lavoro di collaborazione instauratosi nel nostro partito, qui a Salerno, molte immeritate polemiche si placherebbero evitando di intralciare un sano percorso di crescita politica che si sta, appunto, basando sulla cancellazione dei vecchi schemi. Da un anno Forza Italia Salerno parla una lingua diversa dal passato. Se prima le uniche parole d’ordine erano “scelte calate dall’alto, opportunismo politico, clientelismo, gestione ristretta del partito”, tutto questo non esiste più. Sin dalla mia nomina di commissario provinciale di Forza Italia, fino alla conferma dell’incarico di coordinatore provinciale da parte del Presidente Berlusconi, ho lottato affinché tutti quegli uomini e quelle donne di grandi capacità e di spirito d’iniziativa lasciati ai margini potessero riscattarsi. Oggi Forza Italia Salerno è un partito aperto a tutti coloro i quali intendono dare un contributo e non è più un partito utile solo a costruire le carriere dei singoli dirigenti politici ,ma uno strumento indispensabile per dialogare con la gente. Cito l’esempio di uno dei nostri progetti: i “mercoledi informativi”, incontri durante i quali, gratuitamente, professionisti come avvocati, assistenti sociali, esperti contabili, mettono a disposizione le loro competenze per risolvere problemi che affliggono i cittadini. Il resto francamente sono piccole scaramucce di chi nella vita deve per forza polemizzare per dimostrare di esistere ».
-E’ più preoccupata degli avversari o del fuoco amico?
“Sono solo preoccupata di non deludere le aspettative dei nostri elettori”.
-I sondaggi dicono che nell’area salernitana Fratelli d’Italia macina consensi. I suoi dati quali sono? Sono loro i vostri avversari?
“Se Fratelli d’Italia ‘macina consensi’ non può che rappresentare una buona notizia per il centrodestra. Bisogna, infatti, sempre tenere bene a mente l’obiettivo principale: la costruzione di un’area politica alternativa alla sinistra in grado di offrire una proposta ritenuta valida dalla maggioranza dei cittadini”.
-A Salerno in tanti dicono che dopo De Luca il candidato ideale alla carica di Sindaco potrebbe essere Mara Carfagna lei non si è mai sbilanciata sull’argomento, perché?
“Sono fiduciosa che riusciremo a costruire una classe dirigente in grado di esprimere un candidato a sindaco rappresentativo del nostro territorio e dei valori di libertà e buona amministrazione”.
-Come risponde a queste invocazioni di semplici cittadini che anche attraverso i forum spingono per una sua discesa in campo a Salerno città.
“Mi lusingano, mi gratificano, mi fanno sentire forte la responsabilità che ho nei confronti del mio territorio. A loro dico: sono già in campo per Salerno, e ci resto. La mia attività politica ha una forte connotazione territoriale, non intendo derogare a questo impegno”
-A Salerno dal primo aprile la metropolitana è ferma. C’è uno scontro istituzionale molto forte tra Comune e Regione. Potrebbe fare da garante tra De Luca e Caldoro in un vertice risolutivo per il bene della comunità salernitana?
Purtroppo l’attacco scomposto che il Comune di Salerno ha prodotto nei confronti dell’amministrazione Caldoro aveva solo l’obiettivo di coprire le evidenti responsabilità dell’interruzione del servizio che sono in capo a Comune e Governo nazionale,come ben si evince dall’Accordo di Programma. Nonostante la Regione abbia già assolto tutti i suoi doveri,il Presidente Caldoro sta lavorando senza sosta per garantire la ripresa di un servizio così importante per il nostro territorio. Ovvio che,da salernitana,io sia al suo fianco in questa battaglia”.