Abbiamo accolto l’invito del Commissario Prefettizio del Comune di Pompei – ha detto De Luca – è stato un gesto di amicizia che abbiamo fatto con piacere e con onore. Abbiamo valutato anche la possibilità di una collaborazione tra Teatro Verdi e scavi di Pompei: pensiamo di portare nell’anfiteatro che sorge negli scavi alcune opere prodotte dal Teatro Verdi, sul modello della stagione operistica dell’Arena di Verona. Sarebbe una grandissima occasione, un evento di portata mondiale. Ormai non ci mettiamo più neanche il pensiero ai finanziamenti della Regione per il nostro teatro: forse si accorgerebbero di noi se facessimo la sagra del calamaro o se aprissimo qualche baccalaria, mentre la grande lirica non rappresenta molto per quel ceto politico. E non succede solo a Salerno: tutto quello che è grande cultura e tutto quello che non rientra nelle modalità della clientela politica non interessa.