“Esiste, come dice qualcuno a Salerno la “nostalgia del futuro” legata ad un futuro per questa città senza questo porto e con spiagge e stabilimenti balneari all’avanguardia, ed un respiro diverso in termini di vivibilità per chi attualmente abita il quartiere porto, ma la realtà è che alle belle parole non seguono mai i fatti, dopo le elezioni si smette di parlare di futuro alternativo, di “piano b” di conversione turistica, e tutti tornano a non pensare a rivoluzionare quell’area” – dichiaraIsabella Adinolfi, candidata salernitana. “A noi basterebbe che il presidente dell’autorità portuale non fosse un politico, ma fosse un manager del quale i cittadini e i portatori di interessi potessero valutare tranquillamente le performance aziendali”.
Per Michele Cammarano, attivista di Capaccio e candidato al parlamento di Bruxelles “Guardando questa città appare evidente che 4 porti sono una esagerazione, ricordo che anche Grillo disse negli anni’90 visitando questa città in una sua tourneé che questa proliferazione è una cosa da megalomani, faccio notare che poi lo stesso gestore del porto industriale, in una zona turistica eccezionale, ha costruito anche un porto turistico di fronte allo stadio Arechi, un ossimoro urbanistico. Per quanto riguarda la gestione di qualsivoglia porto commerciale, sarebbe bello che fosse un volano soprattutto per le nostre esportazioni, e non per le importazioni di prodotti a basso prezzo provenienti dal far east, traffico che come ben sappiamo, paghiamo a caro prezzo”
Ora la banda bassotti ( Caldoro-vetrella ) vogliono allungare le mani sul porto di Salerno, che gode ottima salute e grandi movimenti. Meditate gente , meditate