“Questa apertura straordinaria vuole essere una prima tangibile manifestazione del recente acquisto della parte ipogea del complesso monumentale che fino ad ora vedeva la compresenza di tre diverse comproprietà. Attraverso la non semplice procedura amministrativa si è riusciti, dopo oltre 40 anni, ad acquisire l’intera area oggetto di interventi sin dagli anni ’70 del secolo scorso.
E’ opportuno precisare che, comunque, la parte superiore rimane di proprietà dell’ente Ecclesiastico e che è affidata in comodato alla Confraternita di Santo Stefano. L’acquisizione al patrimonio dello Stato consentirà alla Soprintendenza di poter aumentare e potenziare quanto, già da molti anni a questa parte, l’associazione Gruppo Archeologico Salernitano assicura alla cittadinanza in termini di fruizione del sito. L’apertura straordinaria del I Maggio, in questo senso, vuole dare un primo segnale di maggiore disponibilità delle strutture Statali per far fruire il proprio patrimonio.
Sicuramente con ulteriori accordi ed attività di coordinamento con il Gruppo Archeologico ed altre associazioni si potrà aumentare tali disponibilità. Sarebbe, in tal senso, auspicabile un coordinamento anche con la confraternita di Santo Stefano al fine di consentire una visione completa e complessiva di questa importantissima testimonianza di storia della città di Salerno, racchiusa in un unico impaginato facilmente percepibile”.
(Gennaro Miccio)