In tema di “merchandising” il sito The Richiest ha pubblicato uno studio aggiornato sulle prime 10 squadre di calcio per numero di magliette vendute ai propri tifosi su base annua. La speciale classifica risulta essere la seguente: Real Madrid e Manchester ( 1.400.000 magliette vendute), Barcellona (1.150.000), Chelsea (910.000), Bayer Monaco (880.000),Liverpool (810.000), Arsenal (800.000), Juventus (80.000), Inter ( 425.000), Milan (350.000). Allo stato, per le società di calcio ( e per i club degli sport migliori), “risultati societari e risultati agonistici” non possono prescindere dalla “funzione di ricavo” legata ai “tifosi aziendalisti”.
Sulla problematica , un’iniziativa bipartisan dello scorso 10 aprile, di quarantadue deputati italiani ,ha proposto un “disegno di legge” che prevede nei club di calcio un “comitato di tifosi” ed un tetto massimo del 30% di azioni per socio. In tale ottica, bisogna segnalare un’interessante iniziativa denominata “Supporters in campo” organizzata dai tifosi promotori dell’azionariato popolare. La mission di “Supporters in campo” e’ finalizzata a promuovere una reale democrazia nel calcio, attraverso la partecipazione dei “tifosi” alla governance del movimento, e dei club. (fonte www.supporters-in-campo.org)
L’obiettivo di “Supporters in campo” è determinato , a favorire un cambiamento culturale che aiuti i tifosi ad andare oltre la mera passione per la propria squadra del cuore. “Supportes in campo” risulta essere altresì un’ iniziativa di tifosi che promuove la diffusione di modelli sostenibili di proprietà e gestione delle società sportive , attraverso la partecipazione attiva dei supportes ai processi decisionali dei propri club, in riconoscimento del valore e del ruolo che gli stessi hanno nell’attuale panorama sportivo. “Supportes in campo” infine opera nel solco del comune percorso di organizzazioni di tifosi che in tutta Europa, attivano un forte dialogo con gli organismi direttivi del calcio, e con tutti gli altri soggetti interessati a migliorare la gestione dello sport, tramite la partecipazione attiva dei propri sostenitori.
In Italia, allo stato gli ultimi casi più significativi di “supporter trust” trovano riferimento a: Piacenza (Campionato di Eccellenza, una rappresentanza di tifosi fa parte del Consiglio di amministrazione ed è titolare del marchio del club), Arezzo ed Ancona (Serie D i tifosi risultano essere titolari del 2% del capitale societario ed hanno una rappresentanza nel Cda del club, Taranto (Serie D i tifosi possiedono il 17,5% del capitale sociale e due rappresentanti all’interno del Cda). (fonte La Gazzetta dello Sport). In precedenza hanno costituito società per attivare l’azionariato popolare i tifosi di: Rimini, Lucca, Cava de Tirreni, Lecce, Salerno, Mantova,Modena, Verona, Roma, Derthona, Torino, Venezia. “Tifosi del merchandising”, per vincere la sfida al calcio austerity!!!
Antonio Sanges – Dottore Commercialista