De Luca si appellava all’ANCI, a tutte le Istituzioni, non tanto per difendere evidentemente l’interesse delle comunità locali ma soprattutto per tentare di non perdere un importante “centro di potere”. Nel frattempo le province, anche a mezzo delle società strumentali, nonostante le difficoltà determinate dell’incresciosa eredità di “carrozzoni rossi” e di debiti per svariati milioni di euro, egregiamente “governavano” il ciclo, evitando ai territori i disagi e le vergogne vissute in un recente passato. De Luca ha poi vinto la sua battaglia. Ha indotto, unitamente all’ANCI e con l’ausilio dei Parlamentari di suo riferimento, ad una modifica normativa che prevedesse il ritorno di ogni competenza ai comuni anche in forma associata.
Come, però, spesso capita, il Sindaco re dell’incoerenza, ora cambia idea, mette le mani avanti e ricomincia una nuova “litania” contro la regione, rea di aver recepito, questa volta, una legge dello stato da egli fortemente agognata e sostenuta. “Ora- dice il Sindaco – dovrebbe entrare in vigore una legge regionale per il trasferimento ai comuni delle competenze in materia di rifiuti che, dal mio punto di vista, è disastrosa e ingestibile e che rischia di provocare il raddoppio della tassa sui rifiuti”.
De Luca, lo dica chiaramente, vuole forse in capo ai comuni solo le competenze e la gestione, lasciando a casa le centinaia e centinaia di lavoratori assunti in passato dalle gestioni ad egli care per poter, magari, andare avanti con procedure di selezioni già avviate e continuare ad illudere i giovani salernitani? Sembrerebbe tutto incredibile se non fosse vero. Si può ancora, chiediamo, tollerare e dar credito ad un così confusionario ed incoerente amministratore che da’ vita ad incredibili “piroette” e che, senza vergogna, riesce ad asserire tutto ed il contrario di tutto, al solo fine di assecondare la convenienza del momento?
ROBERTO CELANO – cons. comunale NCD