Sono stati denunciati dagli uomini del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania i trasgressori resosi
responsabili di aver bruciato illegalmente rifiuti nel comune di Agropoli in località “Moio-Trentova”. L’operazione è scattata a seguito di segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa 1515 del Corpo Forestale dello Stato di Napoli. Una squadra composta da personale del Comando Stazione Forestale di Castellabate, giunta in località “Moio-Trentova” in agro di Agropoli, in uno spiazzo adiacente una palazzina, riscontrava la presenza sul suolo di rifiuti abbandonati e dati alle fiamme in parte ancora fumanti. Si tratta di rifiuti di vario genere, anche rifiuti speciali, tra cui materassi, sedie, pannelli di compensato, tubi di cemento, contenitori per pitture ed altro.
Le indagini svolte e, i rilevi effettuati tramite strumentazione GPS, hanno consentito di appurare la proprietà del sito e di ipotizzare anche gli autori della combustione illecita dei rifiuti abbandonati. Conclusa l’attività investigativa, le Giubbe Verdi, deferivano alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania i due trasgressori. Le recenti norme di tutela ambientale, introdotte con la legge 6 febbraio 2014, prevedono un inasprimento per chi si renda responsabile dello smaltimento illecito di rifiuti mediante incendio degli stessi ed infatti, le persone deferite alla AG sono passibili di reclusione da due a cinque anni. L’operazione originata da segnalazione di privati cittadini, rappresenta un vivo esempio di collaborazione vincente tra cittadinanza e Istituzioni.