In oltre due ore di concreta discussione la Pisano ha documentato l’adozione di tutte le misure di legge antinquinamento, e “Arpac e Asl non hanno mai accertato criticità illecite oltre ai procedimenti penali in essere, anche se molte volte Asl non ha corrisposto alle istanze di controllo”, come ha riferito l’assessore Calabrese; ma son controverse le responsabilità del passato, l’autorizzazione regionale ottenuta con cinque anni di ritardo, e per alcuni procedimenti penali, di cui un processo a celebrarsi il prossimo 9 giugno per il quale le associazioni, ma anche Comune di Salerno e Provincia di Salerno, hanno dichiarato di volersi costituire parte civile.
Da oggi però “Arpac procederà all’analisi delle polveri sottili con centralina fissa e i risultati saranno noti a breve e pubblicati”, ha assicurato Debois, e pure “sarebbe opportuno incrociare i dati con quelli che per legge la Pisano deve rilevare”, per cui il Presidente Cammarota propone procedure partecipate anche ai comitati di cittadini.
Sulla delocalizzazione v’è volontà unanime, ma il Comune di Salerno non ha spazi e pure i lavoratori non possono spostarsi lontano, per cui il Presidente Cammarota “propone di considerare l’area destinata al termovalorizzatore, qualora non venga più realizzato alla luce del mutato quadro giudiziario, normativo e istituzionale, a luogo di destinazione della delocalizzazione delle Fonderie atteso che l’area è già destinata urbanisticamente a risorsa ambientale”, una proposta che non ha incontrato opposizione, e che terrà banco nei prossimi mesi.
Come per tutti gli atti, i lavori della commissione saranno pubblicati integralmente sul sito istituzionale della Provincia di Salerno.
Commissione Speciale Terra dei Fuochi
Provincia di Salerno