Per un assurdo meccanismo di autodifesa o altro, la dirigenza ciociara ed i tifosi stanno portando la gara di domenica su binari tutt’altro che sereni. Se a Perugia non è stato consentito a tutti i tifosi ciociari di seguire la squadra che senso invocare le stesse rigide misure per i tifosi salernitani che vorranno seguire la Salernitana al Matusa? E poi: se il Frosinone non è andato in B non è certo perchè mancavano i tifosi laziali sugli spalti del Curi. La Salernitana si troverà di fronte un avversario accecato dalla rabbia e dalla disperazione calcistica. Questo può essere un vantaggio se i granata sapranno rimanere calmi e concentrati isolandosi da tutto e da tutti nei 90 minuti del Matusa ma può essere anche un problema.
Trovarsi di fronte un avversario inferocito per quanto accaduto all’ultimo respiro del campionato non deve essere il massimo della vita per Montervino e soci. Due le considerazioni a margine. Alla luce di quanto sta avvenendo nel mondo del calcio in queste ore chi andrà a Frosinone è bene che lo faccia con la tessera del tifoso e con tutte le garanzie del caso ed evitando di cadere in facili provocazioni. Secondo. Sarebbe opportuno che lo società, Lotito in testa, sia presente sulle tribune del Matusa per dare un segnale di compattezza e di sostanza. In queste ore con le Curve nel mirino Lotito si è preso una bella rivincita per le sue battaglie contro gli ultras violenti che tentano di tenere sotto ricatto i club di calcio. Lotito si conferma personaggio di alto valore mediatico per via anche delle sue esternazioni a volte condivisibili altre no. Sarebbe comunque una garanzia averlo sugli spalti per via della sua esperienza, del suo carisma e come potenziale deterrente qualora dovessero verificarsi situazioni anomale.
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