“Un caso malaugurato ha voluto che il nostro bus si fermasse davanti al Ciak Village dove è avvenuto l’agguato ai tifosi del Napoli – si legge nel post, definito la versione ufficiale del Club Napoli Milano Partenopea – davanti ai finestrini notiamo una persona molto in sovrappeso (De Santis, ndr) agitare e accendere quello che ci era apparso un bengala. Dopo averlo lanciato, lo stesso è caduto a pochi centimetri dal nostro pullman: ha fatto un tremendo botto che ci ha fatto saltare dallo spavento. Con noi c’erano dei bambini e delle donne: non vi racconto il loro spavento…
E’ stata pura fortuna che i vetri non siano andati in frantumi. Notiamo poi che il tipo – prosegue la nota – col gesto del dito medio provoca i gruppi di tifosi che passavano al momento e un secondo lancio di materiale esplosivo si ripete. Dopo tanto insistere e provocare, attirato anche dall’agitarsi dei passeggeri del nostro bus terrorizzati dagli scoppi ravvicinati e per l’assoluta assenza di forze dell’ordine, un gruppo di tifosi si è avvicinato e il tipo è fuggito all’interno del Ciak Village seguito dal gruppo di tifosi del Napoli”. Nel seguito del post si spiega ciò che succede oltre il cancello del ‘Ciak’ senza precisare se chi scrive è entrato dentro il perimetro del circolo o si limitava a guardare dal pullman. “Appena varcato il cancello aperto, succede il finimondo – si legge ancora nel post – i ragazzi tifosi del Napoli sono stati bersaglio di 5/6 bombe carta che sono scoppiate tutte insieme, si è alzata una cortina di fumogeni per non far capire e vedere nulla di quello che stava accadendo, frastornando anche l’esca del commando ultras romanista che è caduto a terra ed è stato colpito da qualche calcio e pugno dai tifosi furiosi che erano caduti nell’imboscata.
In mezzo al fumo si sono sentiti 2 o 3 colpi secchi (probabilmente i colpi di pistola): i ragazzi che hanno rincorso la probabile esca sono usciti di corsa fuori portando con loro un amico (Ciro Esposito) seminudo e abbondantemente sporco di sangue. Il ragazzo sembrava esanime, con sguardo nel vuoto e occhi aperti pieni di paura e chiedeva aiuto”. “E’ normale che il nostro autista abbia dovuto chiamare la polizia e farli correre sul posto? (nel video girato dal pullman si sente una voce maschile con accento settentrionale chiamare il 113, ndr) – prosegue il comunicato ufficiale del club di tifosi napoletani di Milano -. E’ normale che ci siano voluti 10 minuti per vedere un’auto in borghese e 2 agenti che si sono resi conto della gravità e hanno chiamato ambulanza e rinforzi? Fortunatamente subito dopo il traffico si è sbloccato e ci siamo allontanati”.
Fonte ANSA