Nel frattempo è stato avvisato anche il sindaco di Fisciano, Tommaso Amabile, che si è recato sul luogo del rogo insieme alla polizia municipale guidata dal vicecomandante Francesco Della Bella. Presenti anche il comandante della locale stazione dei carabinieri, Carmine Gallo e i volontari dell’associazione “La Solidarietà” di Fisciano. Preoccupazione è stata manifestata per la presenza di amianto, materiale col quale erano stati realizzati i prefabbricati dopo il terremoto del 1980. Il primo cittadino ha tranquillizzato la popolazione locale in merito al potenziale pericolo per la salute precisando che proprio in queste settimane si sta provvedendo allo smantellamento di tutti i container post-sismici ancora presenti sul territorio comunale. “Per la rimozione dei prefabbricati dell’area H di Lancusi – ha spiegato Amabile – il Comune ha indetto una gara d’appalto per individuare una ditta specializzata nello smantellamento di strutture contenenti materiali cancerogeni e pericolosi come l’amianto.
A breve, quindi, l’area verrà ripulita e bonificata”. Nel frattempo, l’unico provvedimento da utilizzare è il divieto di accesso nell’area in cui si è verificato l’incendio apponendo appositi sigilli che impediscano l’ingresso. Giallo anche sulla natura del rogo, presumibilmente doloso, per via del ritrovamento di alcuni materiali incendiabili ritrovati dai caschi rossi all’interno del prefabbricato al quale è stato appiccato il fuoco. Probabile l’intervento degli uomini della scientifica, che insieme agli inquirenti effettueranno tutti i rilievi del caso per risalire ad eventuali responsabili.
fisciano è come alcuni quartieri di napoli.. uno stato nello stato!!
gente che vive nei prefabbricati post terremoto ancora oggi mentre sono state edificate migliaia di palazzine che però vengono sfruttate per spolpare gli studenti.. un centro cittadino senza un supermercato, tutto per far arricchire i soliti commercianti.. VIVA L’IRPINIA!!