L’ex stagista della Casa Bianca, oggi 40enne, con una laurea in psicologia sociale, scrive un lungo pezzo su Vanity Fair, in cui ribadisce che è tempo «di bruciare il berretto e seppellire il vestito blu», citando due elementi centrali usati dall’accusa per inchiodare Bill alle sue responsabilità.
«Per quanto mi riguarda – aggiunge – sono profondamente dispiaciuta e rammaricata per quello che è successo tra me e il presidente Clinton». Poi torna sugli effetti dello scandalo sulla sua vita: «L’amministrazione Clinton, i fan del pubblico ministero, politici di tutti e due i partiti e i media sono stati capaci di marchiarmi a vita. E quel marchio è rimasto, in parte perchè aveva a che fare con il potere».
Fonte Il Mattino
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