La grave crisi ha evidenziato l’assenza di una progettualità e di una utile programmazione per la tutela del lavoro e la dignità dei lavoratori.
L’economia del territorio come evidenziato dai numerosi interventi di delegati e rappresentanti aziendali, è fortemente compromessa per la mancata salvaguardia delle legittime richieste provenienti dal territorio atte a valorizzare le eccellenze.
Interi comparti produttivi sono scomparsi o fortemente ridimensionati, impoverendo il
territorio di Battipaglia, sia sul versante economico che sociale.
Il polo industriale è stato completamente destrutturato tanto da richiedere il ricorso ad un
numero elevatissimo di ore di cassa integrazione (febbraio 2014 n° ore 887.294) con la
perdita di numerosi posti di lavoro.
La drammaticità del polo industriale descritta ha motivato la richiesta, già inoltrata da CGIL
CISL e UIL al presidente della Giunta regionale Caldoro nello scorso mese di ottobre e
che con forza si ribadisce, di inserire l’area di Battipaglia tra quelle di crisi individuate dalla
regione Campania.
L’iniziativa della manifestazione di Battipaglia, è propedeutica alla richiesta di tavoli
concertativi monotematici da tenersi con tutti i livelli istituzionali, le Associazioni datoriali e
la Camera di Commercio, nel più breve tempo, al fine di trovare le soluzioni possibili per lo
sviluppo e scongiurare ulteriori esasperazioni sociali derivanti dal malessere che vivono i
giovani, le donne, i lavoratori e le famiglie del territorio di Battipaglia prima ancora
dell’intera provincia Salernitana.