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Lotito spegne 57 candeline ma il regalo vuol riceverlo l’11 maggio

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Nel giorno del suo compleanno, oggi Lotito compie 57 anni, il patron si concede al taccuino dei giornalisti della Città per una lunga intervista sui play off e sul tifo granata.  “La società, attraverso i suoi canali, si sta attivando in queste ore: si è mobilitata e sta provando a dare una possibilità di trasferta a tutti i tifosi, nel rispetto delle regole, cioè estendendo pure ai “nostri” la circolare ministeriale che attivava l’iniziativa “Invita 2 amici allo stadio” anche nei playoff, in via sperimentale. Cercheremo di strappare in extremis l’autorizzazione ma sarà difficile perché poi subentra comunque un problema oggettivo di capienza del Matusa: il settore ospiti può contenere solo duemila persone”.

Sul valzer relativo al fischio d’inizio: “Noi giochiamo quando ci dicono di farlo. La Salernitana guarda alle esigenze di sicurezza: si è cercata una soluzione condivisa, c’era stato un suggerimento di Questura e Prefettura di Frosinone che avevano consigliato di anticiparla alle ore 16. Noi, però, in questo caso siamo spettatori e non attori: decidono i tutori dell’ordine pubblico e la Lega”.

Sul rapporto con Stirpe: “Siamo due imprenditori che investono nel calcio, tra noi c’è stima professionale ma domenica ciascuno terrà per i propri colori. Stirpe da tanti anni fa calcio a buoni livelli, non tocca a me dargli consigli. Mi auguro che la Salernitana faccia la sua parte e dimostri sul campo di essere più forte”.

Lotito spiega: “La squadra sta lavorando con serenità ed ha un atteggiamento positivo, di grande impegno e scrupolo. Sono tutti consapevoli che a Frosinone bisognerà dare il 300% per passare il turno. D’altra parte è anche nell’interesse loro, di ogni singolo calciatore: tutti sanno che partecipare ad un torneo di categoria superiore porta indiscutibili vantaggi, la società è puntuale, seria, mantiene le promesse: ciò che dice, fa. Traete voi le conclusioni”.

Il punto di forza dei granata: “Si chiama Salernitana – spiega Lotito – La nostra forza è tutta la squadra: volitiva, compatta, aggressiva ma anche serena e lucida perché questa partita è come una finale, aperta ad ogni risultato, anche oltre i 90’ regolamentari. Vincerà chi riuscirà a conservare la migliore tenuta fisica e mentale, senza andare in ansia da risultato”.

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