Al di là della vicenda legale, ce n’è una etica e di rispetto delle istituzioni: il sindaco doveva sentirsi in obbligo di dimettersi appena accettato l’incarico dal governo Letta. Ed invece ha scelto la strada dell’”ammuina giudiziaria”, mortificando il Consiglio comunale di Salerno, trasformato per tutti questi mesi in un teatrino, con consiglieri costretti a rivolgersi a fantomatici esperti del diritto o a fughe dal salone dei marmi per far mancare il numero legale. Non ultimo a presentare ricorsi strumentali e pretestuosi.
Una pantomima indecente. L’espediente del sindaco di unificare il suo appello con gli altri appelli dei suoi assessori e consiglieri al 2 ottobre 2014 è un ulteriore estremo tentativo di rimanere ancora provvisoriamente in carica, per effetto di una sospensione ex lege.
Tale atteggiamento continuerà a produrre danni alla collettività salernitana, perché essendo stato dichiarato incompatibile e decaduto dal Tribunale di Salerno, a far data dal mese di maggio 2013, tutti gli atti compiuti sono nulli. Va sottolineato, inoltre, il comportamento del sindaco il quale sebbene abbia proposto immediato appello avverso l’ordinanza del Tribunale, non ha giammai comunicato agli organi comunali, l’avvenuta declaratoria di decadenza, violando non solo l’ordine del Tribuanle ma anche il dettato dell’art. 22 cit.. che prevede l’immediata comunicazione dell’ordinanza.
L’ordinanza del Tribunale è stata pubblicata all’albo pretorio soltanto il 18 febbraio 2014, quasi dopo un mese dalla sua emanazione.
Il consiglio comunale del pari ha agito antigiuridicamente, perché ai sensi della citata normativa avrebbe dovuto pronunciarsi sulla sussistenza della causa di incompatibilità entro il termine perentorio di 10 giorni dalla presentazione delle osservazioni da parte del sindaco, avvenute nel mese di agosto 2013.
Quindi già nel mese di settembre 2013 il consiglio avrebbe dovuto dichiarare la incompatibilità del sindaco.
Il consiglio non si è mai pronunciato, violando palesemente l’art. 69 cit.. In definitiva, la situazione patologica determinata dalla incompatibilità del sindaco continua ad incidere anti giuridicamente sul funzionamento dell’ente locale e sul destino della città.
I parlamentari
Andrea Cioffi
Silvia Giordano
Mimmo Pisano
Angelo Tofalo
Ai 4 parlamentari del m5s che hanno preso tanto a cuore questa questione a difesa della collettivita’ salernitana chiedo:
perche’ non hanno preso cosi a cuore anche la questione della metropolitana proponendo un’interrogazione parlamentare affinche’ il servizio venga ripreso a vantaggio della collettivita’ ?
perche’ non hanno proposto una interrogazione parlamentare per evitare il disastro del cstp ?
a dimostrazione che queste persone si sentono solo per questioni inutili e di avversione al sindaco, ma sui problemi reali poi non si vedono e non si sentono .
Sono esattamente come tutti gli altri.
Buoni a prendere i voti di protesta , ma poi concretamente non fanno nulla. anzi una cosa la fanno : dicono sempre no
Pensavo di votare sti signori. Vedendo il loro atteggiamento olo distruttivo ci rinuncio. Sembra che sappiano solo criticare ciò che non fanno loro. Non ho visto nessuna difesa di interessi salernitani ma solo offese agli altri. Nulla di utile e costruttivo, solo sciacallaggio
Capisco che sicuramente forse voi fate parte di una schiera beneficiata dal vostro Sindaco Dux Luca, ma sappiate che l’unica speranza del paese è il M5S e non il vostro sindaco di Salerno che per beneficiare del populismo e non perdere la poltrona ha indebitato il comune di Salerno di centinaia di milioni di euro facendo pagare il conto a noi cittadini e ai vari lavoratori. Per quanto riguarda la metrò (o meglio trenino locale simile a quello dei bambini che anni fa girava sulla lungomare) forse non era meglio ricapitalizzare il CSTP e fortificarlo in modo da garantire la mobilità giusta? Al sign Sindaco, onorevole, ministro o come viene osannato già gli fu detto che i soldi per fargli togliere lo sfizio del trenino locale non c’erano…ma lui purtroppo quando deve recepire un taglio non capisce nulla e non ragiona…ovviamente se i tagli li devono subire persone non nel suo enturage allora è pienamente disponibile. De Luca sei FINITO…ora spero (usando il tuo mero e sterile linguaggio)che qualche magistrato scopra le cosiddette “caccavelle” e processi te e il tuo clan. Ottimo il termine del M5S “ammuina giudiziaria”. Grazie redazione
siete diventati tutti politicanti,qualcuno fino a ieri era nullafacente oggi vi permettete di parlare del Sindaco di Salerno come se fosse o pazziariello vostro.SONO 20 ANNI CHE GOVERNA E FA POLITICA DALL ETA DI 18 ANNI,QUANDO VOI PRENDEVATE ANCORA A ZUPPA E LATTE DA MAMMA’QUINDI PER CORTESIA AVETE IL DECORO DI STARVI ZITTI ANCHE PERCHE’ I SALERNITANI NON VI HANNO DATO NESSUN MANDATO A RAPPRESENTARLI,VOI SIETE ANDATI AL PARLAMENTO COME IERI SONO STATI ESTRATTI GLI SCRUTINATORI. PER ME E BELLO CONFRONTARMI CON ALTRI POLITICI,MA CON VOI E COME SBATTERE LA TESTA NEL MURO,SEMBRATE QUELLE PAZZIELLE CHE SI DANNO LA CORDA E DICONO SEMPRE LE STESSE COSE,ADDA FINI A BATTERIA.X L’ULTIMO COMMENTO MI SAPETE DIRE COSA AVETE FATTO O PROPOSTO X SALERNO A LIVELLO PARLAMENTARE XFORTUNA CHE DOVETE SCHIATTARE FINO AL2016 E ANCHE OLTRE XCHE IL SUCCESSORE SARA ANCORA DALLA PARTE DEI SALERNITANI E LA CONTINUITA DELUCHIANA,METTETEVI L ANIMO IN PACE NON VI RIMANE DI RACCONTARE BARZELLETTE,
se il M5S è la speranza, mi sa che siamo oltre i sepolcri e quindi non c’è nemmeno quella.
Questi 4 sono il peggio anche del movimento 5 stelle ( la cosa non è facile perchè sono in buona compagnia), certo invece dei 20000 euro al mese ne prendono la metà ( anche se gli altri 10000 non sono un risparmio perchè vengono ditrottati altrove. Speriamo); ma sono sempre 10000 euro più di quanto prendevano prima e 9000 euro in più di quanto avrebbero mai preso se avessero fatto un lavoro proporzionale alle loro capacità.
M5S = il gioco dei pacchi della politica italiana, con 20 voti sul web il comico miliardario ( che conduce il gioco al posto di Flavio Insinna) ed il guru scapigliato ti fanno guadagnare 10000 euro al mese ma solo se stai zitto e fai quello che dico lor, altrimenti fuori ; poveri noi ancora più di prima.