Una conquista, per la città, l’approdo di una realtà che in tutto il mondo si distingue per la sua vena sociale, il coinvolgimento attivo di professionalità, competenze e passione in un processo più ampi di responsabilità nei confronti dell’intera società. Non una “elite” – come luogo comune vuole sia percepito – il Rotary Club ha al suo attivo diverse iniziative a sostegno delle comunità in cui opera. Progetti di prevenzione dall’abuso di alcol e droghe, del fumo – nonché dalla dipendenza da videogiochi e web – si affiancano a programmi come “No Ictus”, “Rosolia congenita” o alle “Domeniche della Salute”, a comporre un quadro dalle tinte variegate sul quale si leggono partnership importanti quale quella con l’Unesco.
La sfida, come annunciato da Maria Rita Acciardi, Governatore del distretto rotaryano 2100, è quella di veicolare il messaggio di un Rotary come “scenario di vita, individuale e collettiva, vissuto intensamente in relazione all’altro; come impegno morale, come spiritualità, come leadership valoriale, passione ed impegno civili, riferimento filantropico attivo, per i giovani e con i giovani: il Rotary come partner strategico del sociale, poiché UBI ROTARY IBI ETHICA”.
Apertura e compartecipazione ai vari aspetti del vivere comune caratterizzeranno l’azione anche della sezione ebolitana, impegnata ad unire le energie dei singoli per farne una strategia d’azione comune nella prospettiva di una “cittadinanza universale” che “ci restituisce la voglia di sognare, le motivazioni per essere entusiasti, la convinzione per aderire con passione agli obiettivi programmati, la fiducia nella funzione fortemente innovatrice degli ideali e delle azioni del Rotary”.