Il Frosinone ha in organico giocatori di categoria, buoni pedalatori, qualche esperto nelle randellate e anche un paio di elementi capaci di fare la differenza. Ha un centrocampo robuso ed un attacco da paura con il pericoloso Ciofani. In difesa, però, non sono affatto impenetrabili, soprattutto se presi in velocità. Serve la Salernitana che ha vinto contro Benevento e Pisa e che ha tenuto testa alla capolista Perugia. Serve la Salernitana che ha già messo sotto, tra coppa e campionato per tre volte i ciociari e che può tranquillamente farlo anche domani. Serve la presenza della società sugli spalti, quanto mai opportuna in una gara che mette in palio tutto e forse anche di più.
Il Matusa sarà un catino incandescente, per fortuna avrà uno spicchio colorato di granata e non è poco: la tifoseria salernitana è trainante e farà la sua parte nonostante divieti e paletti che hanno finito per disorientare e scoraggiare anche i più affezionati. Al resto dovranno pensarci i giocatori. Una squadra orfana di Foggia ha dalla sua tante valide alternative da Gustavo a Mounard, da Mendicino a Ginestra. E poi l’uomo del girone di ritorno Volpe ma anche delle giocate decisive quel Mancini, che assieme a Montervino e Pestrin, garantiranno sostanza e qualità alla Salernitana a caccia del pass per la semifinale play off.
ma perchè c’è qualche squadra condannata a perdere?