A Salerno, Vicenza e Sassari sono comparsi striscioni su alcuni cavalcavia. I tifosi della squadra veneta, impegnata nei playoff promozione contro il Savona, hanno alzato dei fogli con il testo dell’articolo 21 della Costituzione che tutela la libertà di espressione e la copertina del libro ‘Il caso Speziale’, pubblicato dal giornalista Simone Nastasi che ripercorre le tappe di un processo sul quale – secondo molti – permangono zone d’ombre. Lo scrive il Fatto quotidiano.it
Quello che il mondo delle curve contesta è l’interpretazione della maglia indossata dal capoultras dei Mastiffs in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Non si tratta a loro avviso di un’offesa alla memoria di Raciti ma della richiesta di giustizia per una sentenza ritenuta sbagliata. I tifosi dell’Andria hanno espresso il concetto con ironia: “Scajola libero… ci diffidate tutti?”. Quasi tutte le curve hanno ricordato anche Ciro Esposito, il ragazzo ferito a colpi di pistola prima di Napoli-Fiorentina. Mentre la curva della Roma ha omaggiato Daniele De Santis, l’uomo che avrebbe sparato al tifoso partenopeo.
Ma è in Europa che il fenomeno è entrato prepotentemente nelle curve, spingendo il presidente del Coni Giovanni Malagò a definirsi “frastornato, come se ci fosse uno sdoganamento di certi ragionamenti fuori dai nostri confini”. “Speziale libero” è comparso in quattro campi del Portogallo, comprese le curve di Sporting Lisbona e Porto. In Germania la richiesta di giustizia per Speziale ha toccato gli spalti del Borussia Monchengladbach fino ad arrivare alle serie minori, oltre a Bayern, Borussia e Hertha Berlino, i cui tifosi hanno sintetizzato così il loro pensiero: “Italia è piena di vergogna ma si pensa alla Carogna”. Striscioni sono comparsi anche tra gli ultras norvegesi (Aalesund e Staebek) e austriaci (Innsbruck e Vienna) fino all’Europa dell’est, dove hanno manifestato solidarietà con il ragazzo catanese anche le curve di Slovan Bratislava, Dinamo Tblisi, Skopje, Spartak Trnava e Galatasaray.