– E’ istituito il divieto di sosta e di fermata con rimozione forzata per tutti i veicoli su ambo i lati della strada dalle ore 6.00, nonché divieto di transito dalle ore 10.00 e sino ad avvenuto passaggio della carovana ciclistica sull’intero percorso, come di seguito riportato:
via delle Calabrie – via Fuorni – via Wenner (carreggiata lato occidentale) -via Allende (carreggiata lato Monte) – via Generale Clark – via Leucosia (carreggiata lato Monte) – lungomare Colombo, Marconi, Tafuri, Trieste, via A. Sabatini – via Benedetto Croce.
Per effetto del suddetto provvedimento, il transito veicolare seguirà itinerari alternativi; per favorire il deflusso veicolare, dalle ore 10.00 verrà invertito il senso di marcia su via Luigi Centola a via Stanislao Lista.
SU’L STI SCIEM CE MANCAVAN! PO STAMM COMPLET!
tu si une e chille ca e luce nun so bone e regate fanne burdelle a strasalerno nun se po cammenà…
vuò stà sule tu?? vattenne ngoppe iuove!!
capit’ sul’ e pallon’ e forse manc’ e chell’ (mi esprimo allo stesso modo altrimenti non mi capisce l’amico !!!).
Il giro d’Italia è un avvenimento seguito da tutta Italia e nel mondo, rappresenta uno sport di cui si sono state scritte pagine di storia del paese e opere di letteratura, di cinema ed arte varia,
Nelle società complesse come la nostra la ricostruzione storica degli usi e dei costumi ha bisogno del ricordo e della memoria per ricostruire fatti usi costumi e personaggi. Il Giro d’Italia è uno di questi “luoghi” della storia in cui memoria e ricerca s’ incontrano.
Nella letteratura tra gli scrittori che ne hanno parlato tra i più importanti citiamo Vasco Pratolini, Achille Campanile, Dino Buzzati, Vasco Pratolini, Curzio Malaparte, ed udite udite il nostro Alfonso Gatto (il quale nemmeno sapeva andare in bicicletta, ma che fece lo sforzo di comprendere gli arcani della gara e del velocipede).
Le grandi firme del giornalismo sportivo e non si interessavano soprattutto dei corridori più famosi, dei “campionissimi”, di cui descrivevano gli aspetti “umani”. Uno di questi Gianni Brera osservava che i ciclisti erano, tra tutti gli sportivi, quelli più pensierosi e riflessivi.
Nella musica nell’ultimo mezzo secolo moltissimi autori si sono fatti ispirare dal ciclismo, alcuni insospettabili: Tom Waits, Pink Floyd, Red Hot Chili Peppers, Franco Battiato, De Gregori, J. Ax.
Uno dei motivi più noti a livello planetario è Bicycle race dei Queen,
Vi si narrano leggende come quel in cui Girardengo in un tour incontro un suo amico bandito latitante, o di Bartali che vincendo un Tour evitò la guerra civile dopo l’attentato a Togliatti, o di vere tragedie come quella di Pantani e di tanti corridoi i che persero la vita inseguendo un sogno, o di cronache mondane e non, una su tutte la storia della Dama Bianca amante di Coppi che negli anni 60’ fù arrestata colpevole di adulterio!!! Adesso si che ci vogliono i 3 punti esclamativi caro anonimo lettore.
Ed infine come non ricordare il grande Totò che esalto i grnadi campioni del passato nel suo “Totò al Giro d’Italia”
Caro lettore se non ti ho convinto, pazienza…vo’ ricere che tien’ sul o’ pallone rint’ a capa
meglio vedere e seguire il ciclismo ,che seguire il pallone e assistere a tutto lo schifo… che ne segue , via il Giro d’Italia
kell è colp i De Luca ahahahaha
Ma se so tutti stra dopati……. iat a fa i tellin!
un Giro sttrraooordinario!!!
Forza salernitana
a lamentarsi sono sicuramente quegli sciammanati disoccupati che non possono raggiungere il centro per l’aperitivo!
a lamentarsi sono sicuramente quegli sciammanati disoccupati che non possono raggiungere il centro per l\’aperitivo!