Un’intera giornata dedicata all’arte durante la quale gli artist writers Cato e Same, hanno dipinto l’ingresso dell’istituto, circondati dai bambini che hanno interagito, facendo domande sull’uso delle bombolette spray, sul mondo hip hop e su Rocco Hunt.
Il progetto, nato dalla sinergia tra i consiglieri comunali Vincenzo Celentano e Vincenzo Sessa con il Forum del Giovani di Fisciano, presieduto da Nunzio De Carluccio, si è sviluppato come un mini festival di street art, accompagnato anche dal dj set di Marcellino Di Matteo, nell’insolita veste di professore: una vera lezione di storia di writing, dai suoi esordi a New York, negli Stati Uniti, dall’iniziativa di Keith Haring, considerato dalal critica come colui che “ha portato il museo in strada”: il primo a dipingere gli spazi vuoti delle metropolitana con graffiti realizzati, però, non con vernice spray, ma con gessetti, ispirato dai treni provenienti da Harlem.
Particolarmente entusiasta anche il sindaco di Fisciano, Tommaso Amabile, che ha accolto con favore l’iniziativa promossa dalla jam di giovani che da anni lavora sul territorio per trasmettere la cultura del graffito attraverso la capacità di penetrazione nell’immaginario collettivo.
“Siamo molto soddisfatti della risposta sia degli alunni che dei genitori – sottolinea il dirigente scolastico Lucia Melillo – La collaborazione proficua con le istituzioni, con la presenza del sindaco, e la capacità di coinvolgimento sono essenziali per lo sviluppo della scuola pubblica. Questa giornata dedicata all’arte è stata stimolante per i nostri piccoli studenti, abbiamo spezzato la routine delle attività scolastiche e abbellito la nostra scuola”.
“Il nostro più grande desiderio è riuscire ad organizzare un evento mensile dedicato all’arte in tutte le scuole, elementari e medie, del comune di Fisciano – insiste il consigliere Vincenzo Celentano – Rendere la street art parte integrante del programma didattico, con esercitazioni sulle tecniche di base e percorsi extracurriculari tesi ad approfondire attraverso il graffito artisti come Mirò, Klimt o Caravaggio, rivisitati in chiave metropolitana”.