I visitatori, soprattutto bambini e ragazzi accompagnati dai docenti, hanno accolto con gioia, entusiasmo e maturità la delicata tematica del disarmo nucleare, comprendendone il profondo significato intrinseco nel percorso di immagini, testi e video a cui hanno preso parte. Durante le visite alla mostra il loro spirito critico ha permesso la realizzazione di importanti momenti di confronto con i docenti e con le guide che li accompagnavano, momenti funzionali a un accrescimento cognitivo ed emotivo che risulta essere, ad oggi, il vero successo della mostra.
Le nuove generazioni hanno aperto i loro cuori e le loro menti e si sono lasciati attraversare prima dalla tragicità degli eventi storici, tristemente conosciuti, dei bombardamenti atomici subiti da Hiroshima e Nagasaki, e poi dal vento di trasformazione agitato dai pannelli esplicativi e dai ciceroni, che li ha condotti alla vera essenza della mostra, al concetto fondante per cui non può esistere un disarmo nucleare senza un disarmo interiore, quotidiano, che porti le persone a sostituire alla logica del conflitto e della guerra, una logica di pace, dialogo e confronto, in cui le diverse individualità si incontrano senza prevaricarsi.
Agropoli|Senzatomica ha, inoltre, organizzato un concorso grafico in cui ogni classe ha potuto realizzare un elaborato personale, emblema del concetto di pace e disarmo. I lavori dei ragazzi sono stati pubblicati sulla pagina www.facebook.com/senzatomica e sono stati oggetto di votazione, tramite i “likes”, per tutta la durata della mostra. Le classi vincitrici, la IV A della Scuola Primaria e la I A dell’Istituto Comprensivo Santa Marina entrambe di Policastro , si sono aggiudicate una piccola biblioteca di testi trattanti le tematiche della pace e della sostenibilità ambientale.
La vera vittoria di questa mostra e del comitato organizzativo è la consapevolezza di aver fornito a tante giovani vite un’occasione di riflessione e crescita personale nonché civile, consapevolezza nata dalle parole degli stessi ragazzi protagonisti che, con animo commosso, hanno detto “questa mostra ci ha scolpito il cuore”.
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