I due eventi sono stati presentati oggi in sala giunta dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, dal vicepresidente Guido Trombetti, dall’assessore alla Cultura Caterina Miraglia, dall’assessore alla Cultura del Comune di Capaccio Paestum Eustachio Vosa, e da Odifreddi e Mazzucchi.
Nel corso delle cinque giornate si svolgeranno lectio magistralis, conferenze, reading, mostre e spettacoli, che vedranno protagonisti anche i bambini. Al Museo archeologico nazionale ci saranno altresì conferenze e laboratori per i ragazzi delle scuole.
Alle Favole Matematiche parteciperanno, tra gli altri, Michael Atiyah, Claudio Bartocci, Alberto Conte, Paolo Giordano, Nicola Piovani, David Riondino, Carlo Rovelli, Paolo Zellini. Lara Albanese, Giovanni Filocamo e Mariano Tomatis condurranno i laboratori per i ragazzi.
Al Festival della Fiaba sono previste le presenze di Renato Carpentieri, Enrico Malato, Alberto Varvaro, Tommaso Braccini, Abdelfattah Kilito, Mario Lavagetto, Giorgia Grilli, Corrado Calenda, Matteo Palumbo, Maria D’Agostino, Massimiliano Campi, Valeria Cuocolo, Francesca Pasut, Tommaso Di Dio, Antonio Fresa, Michele Mari, Fabian Negrin, Marco Gallo, Annalisa Solone,Alessandro Rak, Luciano Stella, Bernardo De Luca, Carolina Stromboli, Adriana Mauriello, Giancarlo Alfano.
“La grande qualità della progettazione degli eventi che mettiamo in scena grazie al Forum delle Culture ci fa superare lo scetticismo iniziale”, ha detto il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.
“Finalmente, grazie a questi appuntamenti, le testate giornalistiche nazionali parlano della cultura che è capace di esprimere la nostra Regione. E’ una importante opportunità per valorizzare i siti Unesco che abbiamo scelto per far da cornice agli eventi in programma”, ha concluso il presidente.
“Verrà illustrato – ha detto l’assessore alla Cultura Caterina Miraglia – l’originale legame tra le favole e le scienze matematiche, un percorso tra numeri e poesia, gioco e immaginazione. Questi progetti, oltre a soddisfare un crescente bisogno di cultura della cittadinanza, sono lo strumento più efficace per la valorizzazione de luoghi.”
“L’idea di questi festival è venuta chiacchierando tra amici e riflettendo sulla capacità di attrazione che avrebbero potuto suscitare le riflessioni e gli intrecci tra il mondo delle favole e delle fiabe con le altre arti”, ha detto il vice presidente della Regione Campania Guido Trombetti. “Non ho mai creduto alla divisione tra due culture. La parola e il numero sono stampelle necessarie del pensiero. Le contaminazioni molto frequenti. I due termini del titolo della manifestazione ripropongono questo corto circuito. Il nesso segreto che collega arte e scienza. Che la matematica possa ispirare la letteratura si sa. Ma è anche vero che la letteratura può essere un efficace strumento di comunicazione e divulgazione matematica”, ha concluso Trombetti.
“La sinergia con la Regione Campania ha permesso di individuare Paestum quale sede per il Forum. La scelta testimonia la duplice necessità della riscoperta della diversità come valore e della ricerca di soluzioni per il futuro che si fondino sull’ineguagliabile patrimonio di storia e cultura che ci appartiene e ci identifica”, ha sottolineato l’assessore Vosa.
“Le fiabe servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe. Servono alla poesia, alla musica, all’utopia, all’impegno politico: insomma all’uomo intero, e non solo al fantasticatore.” Così Piergiorgio Odifreddi. “Le fiabe servono proprio perché, in apparenza, non servono a niente: come la poesia e la musica (…). Servono all’uomo completo. Se una società basata sul mito della produttività (e sulla realtà del prodotto) ha bisogno di uomini a metà – fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà – vuol dire che è fatta male e bisogna cambiarla. Per cambiarla occorrono uomini creativi, che sappiano usare la loro immaginazione.”
“Il Festival della Fiaba, nell’ambito del Forum delle Culture – ha detto Andrea Mazzucchi – vuole essere un omaggio a quel luogo privilegiato di incontri fra culture, storie, voci molteplici, che è stato e continua ad essere, il Mediterraneo. Le fiabe, forme elementari presenti come genere narrativo nella tradizione orale di ogni popolo, hanno però una storia complessa. Esse possiedono impronte digitali, marchi distintivi che consentono di riconoscerne i molteplici percorsi attraversati nel tempo e nello spazio e la loro vita è fatta di migrazioni, di trasformazioni, di metamorfosi.”
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