Ultimi spettacoli al Teatro Arbostella di Salerno nel segno delle donne. Dopo la conclusione del cartellone di teatro comico con il gran successo de’ “O Miedeco d’è pazze” termina anche la rassegna di teatro contemporaneo andato in scena durante l’anno il venerdi sulle tavole del teatro di Viale verdi. Venerdi 16 maggio infatti la compagnia “Oltre il Teatro” presenterà alle ore 21.15 con ingresso unico di 10 euro, lo spettacolo “E’ una voce di donna la mia”, scritta e diretta da Clotilde Grisolia. Sette i personaggi sulla scena, sette donne, diversi colori si fondono in un arcobaleno di emozioni che urlano, sussurrano, vivono le loro suggestioni, le loro paure, i loro timori, i loro dolori, le loro angosce, i loro turbamenti, i loro desideri, le loro speranze, le loro gioie.
Si distinguono il rosso della Rabbia, l’arancione della Gioia, il verde della Speranza, il turchese della Pace Interiore, il blu della Serenità; e poi una donna, in abito scuro (e il suo alter ego, bianco), che si guarda allo specchio e contemplandosi si riconosce bambina e adulta, vittima e carnefice, attrice e spettatrice della sua vita, riconosce se stessa nelle sue mille sfaccettature di madre, moglie, figlia, sorella, etc. Un viaggio interiore, personale ed universale, è quello di questa donna, un viaggio a ritroso, che parte dall’età matura, passando dall’adolescenza, arrivando all’infanzia, che si conclude con un inno alla gioia, alla felicità, affinchè possa diventare una farfalla che faccia sogni che le permettano di volare.
Sabato 17 maggio invece è la volta dell’ associazione culturale Iride che alle ore 21.15 porterà in scena all’ Arbostella il testo “Brigantesse se more” di M.Rosaria Carifano per la regia di Grazia D’Arienzo. Lo spettacolo, concepito in quell’Irpinia madre di tanti briganti ma anche di brigantesse, vuole restituire a queste donne ciò che meritano: coscienza della scelta, dignità appunto di brigantesse. Le protagoniste della produzione targata Iride si chiamano sulla scena Giuseppina Vitale, Marianna Della Bella e Filomena Pennacchio, nomi molto meno famosi dei più popolari Agostino Sacchitiello, Antonio Manfra e Giuseppe Schiavone, dei quali erano compagne d’armi. Amore, soldi, consapevolezza della mancanza di alternativa: Giuseppina, Marianna e Filomena avevano ognuna le proprie ragioni per far parte delle bande dei briganti, e nessuna di questa riconducibile alla semplice mancanza di carattere o di moralità. Lo spettacolo è vincitore del bando nazionale per l’Home Festival-Irpinia d’Oriente 2011, promosso dalla prestigiosa Scuola Holden di Torino.
Info-Prenotazioni: 347.1869810 / 334.2190996 / 328.5373495
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