Chiesi in consiglio comunale un odg condiviso da tutti sulla vicenda Metropolitana quale atto di responsabilità per reperire i soldi ovunque disponibili rinviando a dopo i processi politici e istituzionali, così come, facendo votare favorevolmente gli uomini di De Luca a Palazzo S. Agostino, chiesi ed ottenni in consiglio provinciale sul cstp il voto di tutti per l’impiego di tutte le somme in cassa per non far interrompere il servizio.
Bene ha fatto questa volta, pertanto, l’assessore Cuozzo, privilegiando l’interesse pubblico a quello di parte e trascinando la inadempiente Regione Campania dinanzi al Tribunale ordinario che ha ordinato la restituzione di 21 MLN di euro per i rimborsi IVA, per cui in mancanza di immediato pagamento ben si potrà, in forza del titolo esecutivo non più impugnabile, procedere con atto di precetto, ma ancor di più trattenere le notevoli somme dovute da Provincia a Regione all’oggi in cassa con il meccanismo giuridico della compensazione, e quindi avere pronta liquidità da subito.
Se si fosse agito così anche tre anni fa per la vicenda cstp, imponendo la determinazione delle somme dovute per la sentenza solo generica di condanna a favore di Provincia da parte di Regione Campania, il consorzio dei trasporti non sarebbe in liquidazione con le paralisi che ne sono derivate.
Questi soldi dovranno essere spesi subito e bene, perché senza la mobilità pubblica la nostra terra muore, la gente non va a lavorare, gli studenti non vanno a scuola, chi non ha auto è agli arresti domiciliari, per cui ho chiesto una convocazione ad horas della commissione trasporti, alla presenza dell’assessore e dei rappresentanti del popolo, per le scelte operative immediate per le vicende cstp, sita, metropolitana, aeroporto, dovute a mancanza di fondi, ma anche a scelte sbagliate, decisioni non prese, indugi e omissioni inaccettabili, che dovranno essere smascherate.
Nondimeno, se è vero che per far ripartire la Metropolitana di Salerno son necessari 3-4 ML di euro, Provincia impieghi immediatamente le somme disponibili che ci sono per non far morire un servizio pubblico pagato con soldi pubblici; poi, si vedrà, chi dovrà pagare, in moneta quanto in responsabilità, politica e non solo, ma ora si riparta, facendo quadrato, lontano dalla faida elettorale, solo nell’interesse della nostra gente.
Avv. Antonio Cammarota