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Sita Sud: si acuisce scontro con la Regione. Nessuna schiarita

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Neanche la lettera inviata agli enti locali dall’amministratore delegato di sita Sud, Giuseppe Vinella, sembra smuovere le acque del pantano in cui è caduta la vertenza aperta dall’azienda di trasporti nei confronti della Regione Campania. Eppure, al di là dei toni accesi e polemici, la nota di Vinella potrebbe essere letta anche alla stregua di una timida apertura per un nuovo ragionamento. L’amministratore di Sita Sud scrive che la procedura di licenziamento collettivo dei 439 dipendenti può essere revocata solo con il pagamento dell’Iva sulle fatture in conto storico e con certezza di pagamenti sugli obblighi di servizio fatti finora da Sita, tenendo conto che si tratta di almeno dieci milioni di chilometri e che deve essere un ricavo quale margine di utile ragionevole pari almeno al 5%.

Queste le condizioni poste per rimanere in Campania, segnatamente nelle Province di Salerno, Napoli ed Avellino e per non licenziare gli oltre 400 lavoratori. Dagli enti interessati, finora, lettera morta. La Provincia di Salerno ha vinto il primo round al Tar, contro la Regione, per i corrispettivi Iva (si tratta di 21 milioni) ma la disponibilità operativa dei soldi non c’è e dunque pare difficile dal mese di giugno tirare fuori altre risorse. La Regione, dal canto suo, continua a sostenere la linea dell’assessore regionale Vetrella, per il quale la Sita deve prima ritirare il licenziamento e poi si ragiona sulle condizioni. La sensazione, insomma, è che in questo modo con un tira e molla continuo non si andrà lontano.

Alla richiesta dei sindacati di un nuovo confronto da tenersi a Palazzo S.Lucia fino ad oggi non è arrivata risposta, figurarsi una convocazione ufficiale che, a questo punto, potrebbe esserci non prima della settimana prossima. Gli autisti, intanto, lavorano e rispettano le consegne, senza penalizzare i quasi 40mila pendolari che in tutto il territorio utilizzano i collegamenti della Sita. Ma dietro l’angolo, ovviamente, c’è lo spettro dell’abbandono del gruppo Vinella e della possibilità che subentrino altri soggetti privati. Ma chi sarebbe in grado di sostenere i costi del servizio e di 400 lavoratori? Chi potrebbe garantire autobus disponibili da subito per tutte le corse? A conti fatti, secondo alcune indiscrezioni, nel caso di abbandono da parte di Sita servirebbe un investimento di almeno sette milioni. E chi potrebbe affrontarlo?

Fonte LIRATV

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