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Pasquale Foggia, croce e delizia della Salernitana

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E’ il giocatore più controverso della stagione che si è appena conclusa: Pasquale Foggia, il “colpo” ad effetto del mercato estivo, l’eccellenza a servizio della Salernitana in Prima Divisione, è il calciatore che più di tutti ha diviso la piazza. Il suo campionato, tra alti e bassi, rispecchia fedelmente il cammino dei granata: dalla partenza sottotono, al parziale riscatto parziale, al finale anonimo. Giunto in granata a metà agosto, Foggia, reduce da un anno di inattività alla Lazio, prima della parentesi di tre mesi a Dubai, ha scelto di rimettersi in gioco in terza serie con la Salernitana.

Inizialmente ha faticato non poco per rientrare in condizione, avendo cominciato la sua preparazione due settimane prima dell’avvio di campionato. Foggia stenta a raggiungere il top della forma, anche a causa di un infortunio subito dopo poche giornate. Costretto a saltare quattro gare nella fase iniziale, rientra nel derby di Benevento che coincide con l’esordio di Perrone in panchina. Nel corso della seconda gestione tecnica della stagione, l’ex di Sampdoria e Lazio riesce solo a tratti a dimostrare il suo valore, complice, a detta di patron Lotito, il ruolo, quello di trequartista, in cui viene impiegato, a lui poco congeniale. La sua prima parte di campionato si consuma così tra pali, 7 quelli colpiti, e infortuni.

E’ da esterno destro che Foggia si esprime al meglio nel girone di ritorno, dopo il terzo cambio tecnico ed il conseguente arrivo di Gregucci. Sulla fascia, soprattutto nelle partite casalinghe, riesce a fare spesso la differenza in campo. Il suo primo e unico gol stagionale arriva su rigore a Viareggio, ma Foggia dichiara in più occasioni di sperare di segnare reti importanti nella post season. Ed invece i play off finisce per saltarli. Bloccato da un problema muscolare alla gamba destra a poche settimane dalla fine della stagione regolare, viene impiegato nell’ultima di campionato a Pagani, dove rimedia un altro infortunio. La sua stagione finisce così senza sussulti. Ora dovrà discutere del suo futuro in granata con la proprietà. Per lui, che gode della fiducia di entrambi i patron, potrebbe esserci pronto anche un ruolo dietro le quinte nel settore giovanile della Salernitana.

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