La sua evidente voglia di integrarsi in un Paese a lui straniero rispettando le regole del buon vivere, prima ancora che quelle stabilite dalla legge, la sua umiltà e la sua tenacia hanno prima fatto sì che l’intero rione lo eleggesse a sua mascotte e poi che il sindaco in persona gli conferisse nel 2012 lo stato di ambulante “autorizzato dal Comune di Salerno”. Sempre gentile e sorridente, mai molesto ed invadente, più volte il Sindaco De Luca lo ha citato come buon esempio di integrazione e di comportamenti corretti da avere nella nostra città.
Nato a Rabat (Marocco) il giorno il 1° Gennaio 1948, Mustafà vive a Salerno, ora nel centro storico dopo un lungo periodo passato al centro di Ostaglio, dal 1995. Da allora si è sempre dato da fare in città riuscendo a guadagnare, con la sua presenza costante, dignitosa e sorridente, la fiducia di un intero quartiere. Sono pochi, ormai, quelli che non lo conoscono, pochissimi quelli che almeno una volta al giorno non decidono di offrirgli un caffè riservandogli qualche spicciolo o qualche banconota senza accettare in cambio nessuno degli articoli da lui venduti sul ciglio della strada.
La cerimonia del giuramento ha avuto luogo nello Studio del Sindaco, al secondo piano del Palazzo di Città dove il sentito grazie di Mustafà non è tardato ad arrivare. La sua eduzazione ed il suo sorriso hanno conquistato anche il sindaco De Luca, di certo non incline a sentimentalismi e famoso per la sua politica di “tolleranza zero” spesso dimostrata nei confronti di quei venditori ambulanti risultati non in regola.
questa è la Salerno che vogliamo, ora il prossimo è Amhed il figlio, lavoratore educato non molesto, persone che meritano in quanto danno qualcosa in più alla città, via gli ubriachi molesti di qualsiasi nazionalità appartengono.
MUSTAFA’ HA PRESO LE SIMPATIE DI TUTTI PERCHE’ E’ UN VU CUMPRA’ CHE NON INFASTIDISCE ED E’ MOLTO DISCRETO, STA LI FERMO AL SEMAFORO E , GIUSTAMENTE, SE VUOI COMPRARE QUALCOSA LA COMPRI E SE NE’ HAI BISOGNO, ALTRIMENTI TIRI DIRITTO. AUGURI ROBERTINO MUSTAFA’ FOSEERO TUTTI COSI’ I VU CUMPRA’!
Quello che colpisce è il clamore dato a questa notizie,il gesto magnanimo del vicerè,cui viene dato ampio risalto……la foto del baciamano è la chicca perfetta della storia a lieto fine….che commozione!!!!!…….la verita’ è quella che se la “mascotte” ammaestrata vi potrebbe apertamente “MANDARE A FANCULO” lo farebbe senza indugio….è diventato una persona anziana ormai a forza di stare fermo a quel semaforo….avrebbe fatto meglio a restare nel suo paese invece di fare la “MASCOTTE” AMMAESTRATA all’angolo di un semaforo per tanti anni,sorridendo e maledicendo a destra e a manca e vedendo sfilare i tanti ipocriti che adesso lo plaudano come una icona del quartiere…….
ONORE A TUTTE LE PERSONE PER BENE COME LARB, ITALIANE O STRANIERE CHE SIANO.
BRAVO DE LUCA
buonisti, razzisti e giornalai….che trittico!!! 1)si chiama Larbi….2)nato a Rabat, non a Fratte 3)non tutti i marocchini si chiamano Mustafà….non merità rispetto in quanto venditore al semaforo, ma in quanto persona e chi ha scritto l’articolo, GIORNALAIO non meglio identificato, forse per vergogna, imparasse che “robertino o vucumprà” sarebbe il caso lo dicesse a qualcuno che risponde a questo nome e che faccia quel mestiere, visto che Larbi esercita l’attività che tu ti consenti di virgolettare con regolare licenza. fatemi aggiungere che non credo proprio sia il suo SOGNO, semmai un’esigenza imposta da uno stato bigotto. vergogna a pubblicare questa merda!