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Italcementi Salerno, la protesta dei lavoratori va avanti in attesa dell’incontro in Prefettura

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La spada di Damocle è ancora lì che pende sulle loro teste e loro non hanno alcuna intenzione di mollare, né di mettere fine al presidio a oltranza dello stabilimento. In gioco c’è il futuro di settanta famiglie, oltre a quello di un’azienda che da qualche anno ha cominciato via via a chiudere i rubinetti. L’accordo firmato in sede ministeriale è stato nei fatti disatteso, dal gennaio 2013 i clienti sono stati in pratica tutti dirottati verso Matera per le difficoltà dell’Azienda nel reperire materia prima sul territorio. Un problema, insomma, che si trascina da qualche anno e non certo causato dallo sciopero dei lavoratori.

I dipendenti dell’Italcementi precisano che non sono affatto rientrati al lavoro, che l’agitazione andrà avanti almeno fino a mercoledì prossimo, 21 maggio, allorquando dovrebbe venir fuori qualche novità dall’incontro in Prefettura già fissato, che è teso anche a chiarire se esiste realmente la possibilità di far ripartire la produzione; c’è il rischio che a dicembre possa fermarsi tutto. La cassa integrazione scade proprio a dicembre, dopo di che ci sarebbe il baratro della mobilità. Almeno fino al 21 nessuno si muove da qui, dicono i lavoratori. Intanto, anche lo staff dell’area vendita di via Marchiafava chiuderà i battenti dal prossimo 1° luglio. Gli addetti hanno deciso di chiudere gli uffici per unirsi alla protesta.

 

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