I dipendenti dell’Italcementi precisano che non sono affatto rientrati al lavoro, che l’agitazione andrà avanti almeno fino a mercoledì prossimo, 21 maggio, allorquando dovrebbe venir fuori qualche novità dall’incontro in Prefettura già fissato, che è teso anche a chiarire se esiste realmente la possibilità di far ripartire la produzione; c’è il rischio che a dicembre possa fermarsi tutto. La cassa integrazione scade proprio a dicembre, dopo di che ci sarebbe il baratro della mobilità. Almeno fino al 21 nessuno si muove da qui, dicono i lavoratori. Intanto, anche lo staff dell’area vendita di via Marchiafava chiuderà i battenti dal prossimo 1° luglio. Gli addetti hanno deciso di chiudere gli uffici per unirsi alla protesta.