LA MEDIA Tra il totale delle Città oggetto del campione, la media della Tasi è di 240 euro a famiglia, a fronte dei 267 euro pagati nel 2012 con l’IMU, e questa è una buona notizia. Tuttavia, se si esaminano i singoli municipi, si nota come in alcuni casi la nuova tassa sui servizi indivisibili superi l’IMU. Dalle prime proiezioni emerge che su 32 Città capoluogo che hanno deliberato la Tasi, nel 37,5% di queste (12 città) è più alta dell’IMU pagata nel 2012.
AUMENTI I Comuni in questione sono Bergamo, Ferrara, Genova, La Spezia, Macerata, Mantova, Milano, Palermo, Pistoia, Sassari, Savona, Siracusa. Si tratta comunque di cifre provvisorie visto che, come detto, mancano all’appello le delibere di moltissimi Comuni. Un’altra certezza è che la Tasi ha prodotto a tutt’oggi oltre 8 mila applicazioni diverse e 75 mila combinazioni differenti. Insomma, tra Tasi, Tari (la tassa sui rifiuti) e le addizionali comunali si rischia di neutralizzare il bonus Irpef o peggio, come nel caso dei pensionati, esclusi dal bonus fiscale, il rischio è di peggiorare ulteriormente la situazione economica, aumentando il carico fiscale complessivo, denuncia il sindacato.
Salerno rientrerebbe tra le città capoluogo di provincia in cui la Tasi sulle case non di pregio peserà di più nelle tasche dei cittadini. Secondo una classifica stilata dal Corriere.it ad inizio anno Salerno si troverebbe al 17esimo posto, tra tutti i comuni capoluogo d’Italia.
Per un’abitazione di 80 metri quadrati e di categoria A3, quindi non di lusso, la Tasi prevista per il 2014 è di 234 euro a famiglia. Si tratta, certo di stime, anche perché, al momento, ancora non è stato definito se questa ulteriore tassa (che è una delle tre che compone la Iuc, l’imposta unica comunale) sarà solo la nuova versione dell’Imu, o se avrà, al suo interno, anche qualche costo ulteriore legato all’aggiunta di determinati servizi legati alle case.