“Il Frosinone è stato più bravo di noi, quindi ha meritato la promozione”. Angelo Gregucci ieri ha ricevuto a Roma il Premio Ussi 2014 presso il Circolo Canottieri Aniene, del quale è socio anche Carlo Perrone (oltre al presidente del Coni Malagò) per aver portato in alto il nome della città di Roma in Italia ed è tornato a parlare dello sfortunato epilogo della stagione della Salernitana. Il trainer granata dimentica di sottolineare che al Matusa la sua squadra, anche per come è stata schierata in campo, è parsa timorosa e non ha mai impensierito in concreto l’avversario. L’ex giocatore della Lazio, che la scorsa settimana aveva partecipato alla manifestazione di Padre in Figlio, capace di richiamare all’Olimpico qualcosa come 65 mila persone, ha poi sottolineato come in realtà il premio più importante vinto quest’anno è stato il riconoscimento della famiglia del compianto Piermario Morosini, che Gregucci ha avuto modo di allenare, prima che un infarto lo stroncasse su un campo di calcio. Il tecnico della Salernitana sarà a Bergamo proprio per una partita che avrà lo scopo di ricordare lo sfortunato giocatore. Domani, poi, Gregucci si trasferirà a Salerno, dove dirigerà l’allenamento voluto dalla società e che ha creato un pizzico di malumore tra i tesserati. L’ex difensore biancoazzurro avrà la possibilità di confrontarsi pure con Fabiani e cercherà di capire se ci siano stati passi avanti per la sua riconferma, dopo il briefing tra il diesse e la proprietà. Chissà che proprio l’esperto dirigente romano, chiamato a parlare anche con i calciatori per iniziare a programmare la stagione 2014/2015, non possa fornire delle risposte in conferenza stampa.