Viaggio-concerto dalle atmosfere e dagli umori diversissimi, lo spettacolo “one man band” porta in scena l’universo e il background più intimi del Luca Pugliese musicista, svelando le pieghe profonde di una ricerca musicale da sempre aperta alla contaminazione e che si arricchisce costantemente di nuove suggestioni, ultime – ma solo in ordine di tempo – quelle provenienti dal mondo partenopeo, riscoperto dall’artista grazie alla tournée nelle carceri, e da quello latino, in parallelo con il nuovo progetto musicale “Fluido Ligneo cuban soul”. Uno spettacolo, dunque, in cui Luca Pugliese, da ardito ed esperto funambolo qual è, farà magicamente dialogare musiche e lingue differenti: i pezzi del suo repertorio – dal cavallo di battaglia, La zattera di Ulisse, alla dolcissima Giallo –, brani della tradizione napoletana, perle del repertorio classico mondiale e finanche la Gazza Ladra di Rossini, omaggio all’Italia che deve risorgere.
A proposito del suo incontro con il Marte, l’artista ha commentato così: “Scoprire questa bellissima e freschissima realtà culturale mi onora: amo la mia terra, e questa è una di quelle cose per le quali posso dirmi onorato di essere campano. Considero questa occasione come la mia prima stretta di mano con lo staff del Marte. Conoscendoci meglio, sicuramente potremo dare vita ad altri eventi, che magari mi vedranno protagonista anche nella veste di pittore. Questa struttura, da poco restituita a tutti, oltre all’auditorium che ospiterà il mio concerto dispone di un suggestivo e ampio roof garden e di una bellissima sala esposizioni, dunque gode di una polifunzionalità architettonica che ben si armonizza con il mio essere poliedrico”.
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