Per le sue caratteristiche si è dimostrato, tra i centrocampisti in rosa, il più idoneo a ricoprire un ruolo, decisamente strategico in mediana, per il sistema di gioco adottato da Gregucci. Per il 4-2-3-1, impiegato dal tecnico che ha ereditato a gennaio la panchina della Salernitana, Pestrin si è rivelato un elemento prezioso. Bloccato da un infortunio rimediato nel corso della quartultima gara della stagione regolare, quella contro il Pisa, il mediano laziale nell’ultima fase del campionato ha saltato un paio di appuntamenti: non ha preso parte alla disfatta di Prato e alla finale di Coppa Italia col Monza, per poi tornare ad offrire il suo valido contributo nello scontro col Perugia all’Arechi.
Nei pochi mesi in cui ha vissuto questa sua seconda avventura in granata, Pestrin ha cercato di recuperare credibilità presso i tifosi e di ricucire lo strappo del passato. Ora il suo futuro resta nebuloso, come molti degli altri elementi in rosa. Il direttore sportivo della società granata vorrebbe trattenerlo, ma la sua posizione dipende anche dal progetto tecnico che si deciderà adottare per il prossimo campionato. Di certo, rispetto agli altri centrocampisti che compongono l’attuale organico, è quello che ha le maggiori chances di permanenza.