E’ la stessa Polancki a spiegare l’originale filosofia di lavoro: “Sui riti e rituali quotidiani, che possono oscillare da fenomeni di ossessione a strumenti di creatività. A volte e’ solo l’intenzione diversa che fa della stessa regola o gabbia o atto di libertà. Prendiamo per esempio l’episodio del Piccolo principe, in cui la volpe inizia ad essere felice già alle 2 se sa che il principe arriva alle 3. O un vecchietto che scende ogni mattina a comprare il giornale. O anche la giovane coppia che va a mangiare dai genitori e muore di noia.
O il mio amico che solo riesce a pensare se chiude la porta della sua stanza. Da poco ho creato un nuovo rito al lavoro. Il mio cambio di turno, un ragazzo sri lankese mi aspetta 15 min in più e ci prendiamo il cappuccino insieme. Un piccolo rito sciocco, pero che ci fa molto contenti. Gran parte della mia vita invece ho tentato di distruggere qualsiasi tipo di abitudine o ritualità nella mia vita, ritenendola come ostacolo alla libertà. Questa è la tematica affascinante che ho affrontato, intervistando le salernitane e salernitani”.
Il progetto ‘Passaggio a Sud-Est, in corso a Teatrisospesi contempla cinque mostre di cinque giovanissimi artisti. “La prima – spiega Antonio Petti – è quella di Andreas Zampella, cavese di notevole talento e dalla intense qualità espressive. Seguirà la mostra di Renata Frana, cavese anch’essa, dotata di una capacità tutta sua di muoversi nelle diverse sperimentazioni. Marco Romano è un artista beneventano che proporrà dipinti, dalla pennellata veloce, che colgono momenti della vita, episodi della quotidianità. Poi Paolo Puddu, sardo, che attraverso la sua opera sottolinea “come è fondamentale essere professionisti dell’innovazione, ma sinceramente rispettosi dei propri sogni e dei propri ideali”. E infine Pola Polanski che torna ora a Salerno per presentare il suo lavoro
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