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Salerno: appello a Franceschini contro Crescent. Lettera firmata da 50 personalità

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Un appello al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini «a difesa del paesaggio della città di Salerno messo in pericolo dalla realizzazione del Crescent, condominio privato in fase di realizzazione sulla spiaggia storica del capoluogo campano, sequestrato dalla magistratura, alto circa 30 mt e lungo circa 300».  A firmarlo 50 personalità del mondo dell’architettura, dell’accademia, della cultura e del giornalismo italiano, tra cui Salvatore Settis, Paolo Maddalena, Tommaso Montanari, Andrea Purgatori, Marco Travaglio e i presidenti nazionali di Italia Nostra, Legambiente e GreenPeace.

Nella lettera appello, presentata dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra e i Figli delle Chiancarelle, oltre alla ricostruzione di tutta la vicenda relativa al Crescent, i firmatari chiedono al ministro Franceschini di «monitorare l’iter amministrativo conseguente alla pronuncia del Consiglio di Stato, che a dicembre 2013 aveva annullato le autorizzazioni paesaggistiche, al fine di assicurarne la compiuta ottemperanza e, con essa, il ripristino delle elementari condizioni di tutela dell’importante area vincolata».

Per effetto del giudicato amministrativo, ulteriormente confermato dalla sentenza n. 1472/2014 del Consiglio di Stato, «il ministero è oggi chiamato ad esprimersi sulla compatibilità dell’intervento edificatorio. Il ministro – si legge nell’appello – comprenderà come i provvedimenti da adottare rivestano particolare importanza. Da essi dipenderanno la sopravvivenza di ambiti aventi valore estetico e tradizionale, strategicamente rilevanti per la forma urbis e per il paesaggio costiero di Salerno, da custodire, valorizzare e tramandare integri alle prossime generazioni. Ma dagli atti che si assumeranno dipenderà anche la credibilità delle istituzioni e dello stesso concetto di legalità che – sempre – deve informare l’azione amministrativa, in special modo laddove siano in pericolo interessi e valori costituzionalmente protetti».

Fonte ANSA

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