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Maltrattavano bambini, una maestra arrestata ed un’altra sospesa

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Una maestra della scuola elementare di Caselle in Pittari (Salerno) è stata posta agli arresti domiciliari dai Carabinieri di Sapri con l’accusa di aver maltrattato alcuni alunni; un’altra è stata denunciata e sospesa dall’insegnamento. I provvedimenti sono del gip di Lagonegro (Potenza). Le indagini dei Carabinieri di Sanza (Salerno) sono state avviate sulla base delle segnalazioni di alcuni genitori che – da quanto si è saputo dagli investigatori – hanno poi trovato una serie di riscontri attraverso intercettazioni audio e video.  L’insegnante posta agli arresti domiciliari ha 55 anni, quella sospesa dall’insegnamento ne ha 59. Dai video registrati con telecamere nascoste e dalle intercettazioni ambientali – si è saputo sempre dagli investigatori – sono emersi episodi nei quali le due maestre vessavano alcuni alunni dai 6 ai 10 anni, ricorrendo anche a metodi violenti con schiaffi, strattonate e tirate di capelli, oltre che a violenze verbali.

Quando alcune coppie di genitori decidono di rivolgersi ai carabinieri  i militari della compagnia di Sapri (Salerno), guidati dal capitano Emanuele Tamorri, decidano di installare delle videocamere nascoste nelle aule dell’istituto. Nella dirigente scolastica trovano la massima collaborazione. Il 29 aprile scorso vengono piazzate cinque telecamere che riprendono le aggressioni fisiche e verbali. Tra i piccoli banchi le due maestre vengono riprese mentre prendono a schiaffi, tirano capelli, strattonano i bambini.

Per alcuni non mancano insulti violenti. “Scemo, non capisci niente” è la frase più ricorrente, detta tra un ceffone e una testolina battuta sul banco. Sono scene che lasciano di sasso i militari che inviano una relazione dettagliata alla procura della Repubblica di Lagonegro (Potenza). Il procuratore Vittorio Russo chiede una misura cautelare con arresti domiciliari per una delle due maestre. Il gip Vincenzo Del Sorbo l’accorda e la donna questa mattina è stata arrestata per maltrattamenti su minori.

E’ una 55enne di Caselle in Pittari, come la sua collega di 59 anni, denunciata. Entrambe, conosciute e stimate nel paese, ora sono sospese dal servizio, in attesa che il procedimento giudiziario faccia il suo corso e accerti se quei metodi d’insegnamento possano essere ritenuti corretti. Che si siano verificati degli abusi ne sono convinti i carabinieri, che sperano in una maggiore collaborazione alle indagini da parte dei genitori di altri alunni. “Bisogna avere fiducia nelle istituzioni – ha detto il capitano Emanuele Tamorri, comandante dei carabinieri della compagnia di Sapri – che sono sempre vigili e presenti anche nei piccoli centri”. L’insegnante finita agli arresti domiciliari ora attende l’interrogatorio di garanzia da parte del gip Del Sorbo, per fornire la sua versione dei fatti e difendersi dalle gravi accuse.

IL VIDEO CHOC PUBBLICATO DA FANPAGE

IL COMUNICATO UFFICIALE DEI CARABINIERI

“Nella mattinata odierna, i militari della Compagnia Carabinieri di Sapri (SA) e della Stazione Carabinieri di Sanza (SA) hanno dato esecuzione a due provvedimenti cautelari (uno agli arresti domiciliari e uno di sospensione cautelare dall’esercizio di un pubblico ufficio), emessi dal GIP presso il Tribunale di Lagonegro (PZ), dott. Del Sorbo su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, a conclusione di indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica, dott. Russo e dal PM d.ssa Grillo. Le misure sono state emesse nei confronti di due insegnanti di una scuola elementare di Caselle in Pittari (SA), ritenute responsabili di aver maltrattato alunni di età compresa tra 6 e 10 anni, alle stesse affidati per ragioni di istruzione ed educazione, sottoponendoli a continue umiliazioni, vessazioni, nonché violenze fisiche e morali (art. 572, c. 1, c.p., con le aggravanti di cui agli artt. 61, nn. 11-ter e 11-quinquies).

Il provvedimento scaturisce all’esito di complessa attività di indagine avviata nell’aprile 2014 dai militari della Stazione Carabinieri di Sanza, che, dopo aver acquisito le prime informazioni, hanno guadagnato la fiducia dei genitori di alcuni alunni che hanno denunciato quanto a loro conoscenza e si sono contestualmente avvalsi della collaborazione fornita dal Dirigente Scolastico. Con il supporto tecnico della Compagnia di Sapri, sono state avviate attività tecniche di intercettazioni audio-video all’interno delle classi, la quali hanno consentito di documentare numerosi episodi di violenza perpetrati dalle due donne contro i minori.

Nello specifico, le risultanze investigative hanno consentito di appurare che i bambini, intimoriti dalle maestre, venivano aggrediti verbalmente con frasi offensive e intimidatorie, nonché percossi, umiliati ed inibiti a confidarsi con i genitori per paura di ritorsioni. L’operazione, che costituisce un’efficace e rapida risposta fornita dall’Arma e dall’Autorità giudiziaria di Lagonegro, ha ancora una volta evidenziato il prezioso ruolo della Stazione Carabinieri, presidio di prossimità e punto di riferimento per la popolazione locale”.

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