Ancor più mortificanti per tutta la filiera sono le nuove ipotesi, contenute sempre nel disposto #campolibero, sul rinvio dell’applicazione del sistema di tracciabilità vincolato all’emanazione dell’ennesimo Decreto Ministeriale. Per un prodotto come la mozzarella di bufala DOP Confagricoltura, da anni, sta sostenendo e sollecitando in tutte le sedi Politico-Amministrative e produttive la tracciabilità obbligatoria della materia prima di tutta la filiera – sul modello di quanto previsto dalla Regione Campania – ma anche l’immediata inderogabile attuazione della norma sul doppio stabilimento, con una sola eccezione per i caseifici che si impegnano ad utilizzare per tutta le propria gamma produttiva solo latte di bufala tracciato idoneo alla Dop, come già avviene nei caseifici del Parmigiano Reggiano. Tutto questo sancito in un accordo con le altre rappresentanze agricole ed industriali.
“Queste sono le uniche armi che abbiamo per contrastare le frodi a danno degli allevatori e dei consumatori – dice Ernesto Buondonno, presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Allevamenti Bufalini di Confagricoltura – e proprio ora che la normativa stava finalmente per entrare in vigore è altissimo il rischio che una certa politica voglia e tenti di rimettere tutto in discussione”. Uno schiaffo ai consumatori e un duro colpo alla filiera onesta! “Abbiamo quindi l’urgenza e la necessità – conclude Buondonno – che il sistema della tracciabilità obbligatoria e del doppio stabilimento, da noi proposto con forza, venga adottato urgentemente e senza ulteriori proroghe. I rischi sono evidenti, ma nonostante tutto, qualcuno ancora non ne è consapevole ”.