L’aspetto essenziale – per le Associazioni di categoria – è il ricompattamento delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale che molto probabilmente darà un impulso nuovo all’azione delle rappresentanze dei lavoratori a tutela e difesa dei lavoratori ma soprattutto degli utenti che troveranno un innegabile beneficio dalla ritrovata tranquillità di tutti gli operatori e che nel breve periodo, qualora il processo avviato di concreto confronto continuerà alacremente, non si sentiranno più discriminati. Favorire il senso di appartenenza aumenterà la dedizione al lavoro di quanti, nell’ultimo decennio, sono stati mortificati continuativamente nei fatti attraverso la mancata sottoscrizione dei contratti e mediaticamente grazie a insensate quanto inopportune illazioni nei confronti dei lavoratori pubblici.
Partendo – conclude la nota dei sindacati – da questo ultimo elemento che CGIL FP, CISL FP e UIL FPL e UIL PA hanno indetto una assemblee per il pubblico impiego per avviare una concreta e vera riforma della pubblica amministrazione che ritorni ad investire sul lavoro e sul sistema dei servizi ai cittadini e la riapertura di una stagione contrattuale per il rinnovo dei contratti. La sfida è di riaprire ad un confronto partecipato per riqualificare la spesa, eliminare sacche di spreco e investire in servizi efficienti. Processi di riorganizzazione, razionalizzazione ed ottimizzazione dei servizi non possono essere attuati senza una partecipazione condivisa ai processi da parte delle organizzazioni sindacali”.